Alitalia: una commedia italiana - 01/09/02008
Trascrizione audio per utenti non udenti :
Buongiorno a tutti, riprendiamo il nostro appuntamento settimanale dopo le vacanze. Spero che vi siate riposati, tutti o quasi tutti, perché quest'anno ci sarà molto da fare. Forse avete visto sul blog di Beppe Grillo che abbiamo raccolto le prime dieci puntate di "Passaparola" in un DVD: chi fosse interessato trova le istruzioni per procurarselo.
La notizia di oggi è che l'operazione Alitalia è un grandissimo successo per il governo. Chi l'ha detto? Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che si loda e si imbroda da solo, anche perché dagli esperti ha ricevuto soltanto pernacchie e critiche, per non parlare della stampa e di tutti operazioni internazionali che si misurano sul libero mercato e non sull'italietta autarchica che sta ritornando insieme ai rigurgiti di fascismo giustamente denunciati da Famiglia Cristiana. Non si capisce bene che cosa stia festeggiando questo signore visto che negli utlimi quindici anni è stato Presidente del Consiglio per circa sette, cioè la metà: in questi quindici anni, Alitalia ha perso quindi miliardi di euro di soldi nostri, quindi la metà dei soldi persi è colpa sua, dei suoi governi, e l'altra metà è colpa dei governi di centrosinistra perché la politica ha sempre tenuto le mani su Alitalia e, come vedremo, continuerà a tenercele anche dopo averla fatta fallire innumerevoli volte.
Prodi e Padoa Schioppa, una delle poche cose buone fatte dal governo di centrosinistra, avevano trovato la quadra: erano riusciti a convincere AirFrance a rilevare tutto. Il che avrebbe comportato niente fallimento, niente ricorso alla legge Marzano sulle aziende decotte, nascita di un polo europeo molto grosso, avrebbe compreso AirFrance, KLM e Alitalia, che si sarebbe potuto misurare sui mercati internazionali dove ormai le compagnie aeree sono grandi, consorziate, fondate su alleanze tra più Paesi. Ce la saremmo cava con 2150 esuberi: questo era il piano che era stato presentato da Messieur Spinetta, e così sarebbe stato se si fosse chiusa la trattativa con i francesi subito, all'inizio della primavera, mentre adesso ne avremo 6-7000, di esuberi, cioè il triplo. L'AirFrance avrebbe pagato un miliardo e settecento milioni per comprarsi le azioni dell'Alitalia e avrebbe investito 750 milioni, in pratica avrebbe sborsato e ci sarebbero arrivati dalla Francia la bellezza di due miliardi e seicento milioni. Ora vedremo che, invece, quei soldi glieli diamo noi. Non solo non li incassiamo, ma li perdiamo. In più sarebbe stata salvata e ristrutturata Malpensa e sarebbe stato potenziato l'aeroporto di Fiumicino. Questo, in sintesi, era ciò che era stato concordato tra il governo Prodi e l'AirFrance e che è saltato perché sono arrivati Berlusconi e suoi lanzichenecchi e perché i sindacati, completamente accecati dal breve periodo, non hanno saputo scegliere tra un piccolo sacrificio oggi e un enorme dissanguamento domani, quello che invece avremo.
Cosa non va in questo nuovo piano che è stato chiamato "Fenice", perché pare quasi l'araba Fenice che risorge dalle sue ceneri - è un truffa naturalmente: sono abilissimi a chiamare le cose con un nome diverso da quello reale per nascondere la realtà -? L'Alitalia viene divisa in due società. La Bad Company, la discarica, rimane a noi, allo Stato, con tutti i debiti. E' una società che contiene debiti. La Good Company, invece, è quella meravigliosa, profumata, balsamica. Quella va ai privati, sedici privati, scelti privatamente con trattativa privata da Berlusconi e dai suoi uomini, che hanno ottime armi per chiedere piccoli favori agli imprenditori in vista di restituirli in grande stile, come vedremo, con vari conflitti di interessi. Quindi noi ci teniamo i debiti e quel poco che vale di Alitalia lo regaliamo ai privati che fanno anche la figura dei salvatori della Patria, dei Cavalieri Bianchi.
La Bad Company, affidata a uno che si chiama Fantozzi perchè si capisca bene qual è il problema, è dunque piena di buchi e li ripianeremo noi. I conti pubblici verranno ulteriormente sfasciati, saranno più in rosso che mai e noi pagheremo progressivamente una "tassa Alitalia" anche se non la chiameranno così, ce la nasconderanno sotto qualche voce strana. Anche perchè Alitalia viene incorporata ad AirOne che a sua volta è piena di buchi. Oltre a non incassare, spenderemo, probabilmente, intorno al miliardo di euro - un terzo dei tagli alla scuola decisi da questo governo - e in più avremo 6-7000 persone per la strada che verranno messe in cassa integrazione a zero ore, avranno vari scivoli, ovviamente pagati con la cassa integrazione sempre con soldi nostri, e alla fine qualcuno verrà licenziato e - questi sono liberisti - vogliono infilare del personale in esubero nelle Poste. Un mese fa ci avevano detto che le Poste sono sovradimensionate e devono ridurre il personale, adesso ci raccontano che il personale delle Poste aumenterà perché arriveranno gli steward, le hostess, forse qualche pilota. Verranno travestiti da postini così risolveremo il problema. Naturalmente pagheremo noi.
La Good Company, quella buona che viene regalata ai privati nell'ambito della famosa usanza tutta italiana di privatizzare gli utili e statalizzare le perdite, è formata da sedici grandi e lungimiranti capitani coraggiosi che, tutti insieme, sono riusciti a mettere da parte la miseria di un miliardo di euro; che non basta, naturalmente, a rilanciare Alitalia. Basti pensare che il prestito ponte, fatto ad aprile dal governo Prodi morente su richiesta del nascente governo Berlusconi, era di 300 milioni e l'Alitalia in tre mesi se li è mangiati. Dove prenderanno questi soldi? Mica li tirano fuori dalle loro tasche: in gran parte arriveranno dalle banche che sono molto coinvolte, come vedremo, in questa cordata. Taglieranno tutto il tagliabile, ridurranno le rotte internazionali, squalificheranno ulteriormente Fiumicino, Malpensa resterà al palo con Bossi, la Moratti e Formigoni che ululeranno alla Luna: mentre prima se la prendevano col governo di centrosinistra adesso gli sarà un po' più difficile prendersela con il loro. In compenso abbiamo una caterva, un groviglio, una giungla di conflitti di interessi perché non c'è solo quello di Berlusconi. Il conflitto di interessi, non risolto da nessuno quando ce l'aveva soltanto lui, adesso è diventato un'epidemia e ce l'hanno in tanti.
Primo conflitto di interessi: abbiamo Carlo Toto, proprietario dell'AirOne, che con 450 milioni di debiti riesce a piazzare il colpo della vita. L'AirOne viene incorporata all'Alitalia, intanto il nipote Daniele è stato candidato ed eletto nel Popolo della Libertà. E' li a vigilare, evidentemente. Abbiamo tre soggetti che sono impegnati in opere pubbliche e sono addirittura pubblici concessionari dello Stato. Lo Stato, in questo conflitto di interessi, li ha convocati facendogli sapere che era bene per loro se aderivano all'appello del Presidente del Consiglio. Sono Salvatore Ligresti, noto immobiliarista, assicuratore, palazzinaro, pregiudicato per Tangentopoli. Marcellino Gavio, un altro che ai tempi di Di Pietro entrava e usciva dalla galera. L'ottimo Marco Tronchetti Provera che dopo aver ridotto come ha ridotto la Telecom è anche lui nel settore immobiliare. In più abbiamo la famiglia Benetton, l'apoteosi del conflitto di interessi perchè è pubblico concessionario per le Autostrade, è gestore, dopo averlo costruito, dell'aeroporto di Fiumicino, e in futuro sarà uno dei proprietari di Alitalia. Come gestore di Fiumicino deciderà lui quali tariffe far pagare all'Alitalia per usare Fiumicino. Tutto in famiglia.
Gli immobiliaristi di cui sopra, e di cui anche sotto come vedremo, sono tutti molto interessati a una colata di miliardi che sta arrivando su Milano e la Lombardia per l'Expo. L'Expo prevedere 16 miliardi freschi per pagare nuove infrastrutture, costruzioni, palazzi, due autostrade, due metropolitane, una tangenziale, una stazione, ferrovie, ecc... indovinate chi si accaparrerà questi lavori? Esattamente coloro che hanno fatto i bravi e hanno accolto l'appello del governo.
Poi abbiamo Francesco Bellavista Caltagirone che con l'ATA ha delle mire su Linate. Abbiamo Emilio Riva, un acciaiere eccezionale supporter di Berlusconi. E abbiamo l'ottima famiglia Marcegaglia: non solo c'è la Emma, che è un'ottima valletta di Berlusconi, che cinge con il suo braccio nelle riunioni di Confindustria come se fosse una Carfagna o una Brambilla qualsiasi, ma abbiamo anche la sua famiglia, il gruppo imprenditoriale Marcegaglia, famoso per condanne e patteggiamenti assortiti da parte del padre e del fratello della signora. Che è presidente di Confindustria, tra l'altro, e quindi tratta per conto di tutti gli industriali con il governo e privatamente si è infilata in questa meravigliosa avventura.
Abbiamo la banca Intesta dell'ottimo banchiere Passera, banchiere di centrosinistra che si è messo subito a vento, e che fungerà con il conflitto di interessi: prima ha fatto l'advisor per trovare la soluzione per Alitalia e poi è entrata nella compagine azionaria della nuova Alitalia, la Good Company.
Abbiamo i fratelli Fratini che sono, anche loro, immobiliaristi toscani, magari interessati a mettere un piedino a Milano in occasione dell'Expo, per prendere la loro fettina di torta.
Abbiamo un certo Davide Maccagnani che è molto interessante: Alberto Statera su Repubblica ha raccontato chi è, uno che produceva missili per testate nucleari e adesso si è riconvertito all'immobiliare. Si presume che avrà anche lui le sue contropartite sotto forma di terreni.
In realtà gli interessi stanno a terra anche se Alitalia dovrebbe volare.
Poi, dulcis in fundo, il presidente dei sedici campioni del Tricolore, che è Roberto Colaninno, che già ha dei meriti storici per avere riempito di debiti, comprandola a debito, la Telecom ai tempi della Merchant Bank D'Alema & C. a Palazzo Chigi, e adesso si propone anche lui per il suo bel conflitto di interessi familiare in quanto suo figlio, Matteo, è ministro ombra dell'industria del Partito Democratico. Così ombra che non ha praticamente proferito verbo di fronte a questo scandalo nazionale perché prima era contrario, naturalmente alla soluzione Berlusconi, poi è arrivato papà. Come si dice "i figli so' piezz 'e core", ma pure i padri! Ha detto "sono un po' in imbarazzo", poi il giorno dopo ha detto "no, non sono per niente in imbarazzo". Insomma, non ha detto niente e soprattutto continua a rimanere ministro molto ombra, diciamo ministro fantasma, dell'industria del Partito Democratico.
Fatto interessante: qualche anno fa furono condannati in primo grado per bancarotta nel crack del Bagaglino Italcase, una brutta e sporca faccenda immobiliare, alcuni big dell'industria e della finanzia italiana come il banchiere Geronzi, Marcegaglia papà - il papà della valletta - e Colaninno Roberto - papà del ministro fantasma. Bene, tutti e tre a vario titolo sono impegnati, dopo la condanna in primo grado, in questa meravigliosa avventura, perché anche Mediobanca si sia mossa dietro le quinte poiché Geronzi sta per diventare il padrone unico della finanza italiana eliminando anche quei pochi controlli che venivano dalla gestione duale della banca che fu di Cuccia. Insomma, questo è il quadro. E' interessante perché probabilmente sono state violate una mezza dozzina di leggi, d'altra parte non ci sarebbe Berlusconi se fossimo tutti in regola con la legge.
Intanto la legge del mercato: vengono addirittura sospese le regole dell'Antitrust e i poteri del garante dell'antitrust perché bisogna dare tempo di consumare tutti questi conflitti di interessi e queste occupazioni del libero mercato. Intanto, il matrimonio Alitalia-AirOne che sgomina qualsiasi concorrenza in Italia soprattutto sulla tratta Milano-Roma. Sarà gestita in monopolio da questa nuova Good Company dove c'è dentro Toto e l'Alitalia. Non ci sarà concorrenza, non si potrebbe e allora si sospendono le regole. Che sarà mai, una più una meno... un piccolo lodo Alfano per la nuova Alitalia non si nega a nessuno. La concorrenza va a farsi benedire: i prezzi quindi li fisserà il monopolista quindi non ci sarà possibilità di gare al ribasso. La condizione che ci era stata imposta dalla Commissione Europea, dal governo europeo, per autorizzare il famoso prestito ponte che ha consentito all'Alitalia di fumarsi quegli ultimi 300 milioni di euro, era che l'Alitalia per un anno non si espandesse, restasse esattamente così com'era. Con questo accordo viene violata quella condizione perché Alitalia si mangia AirOne e quindi si espande, altroché! Ben prima di quell'anno che era stato imposto dalla Commissione Europea che quindi, se le parole e gli accordi hanno ancora un senso, dovrebbe condannarci e vietarci questa operazione.
In più viene cambiata un'altra legge italia, la legge Marzano sulle imprese decotte, che dovrà essere modificata perché questi capitani coraggiosi mica entrano in Alitalia rischiand qualcosa: non rischiano niente! Vogliono mettersi preventivamente al riparo dal rischio che qualche creditore o dipendente della vecchia Alitalia si rivalga sulla nuova, cioè chieda loro di sobbarcarsi qualche rischio. Verranno tutelati in tutto e per tutto, saranno inattaccabili, anche loro anche uno scudo spaziale, il loro piccolo Lodo Alfano per cui se qualcuno gli chiede qualcosa fanno finta di niente, dicono "io non so chi sei, mi trovo qua per caso". Nessun rischio di revocatoria o di rivalsa da parte dei creditori e dipendenti. E dove andranno a rivalersi? Naturalmente dalla Bad Company, quella decotta, quella nostra, dello Stato: pagheremo tutto noi. Per cambiare gli ammortizzatori sociali, altra deroga alla legge Marzano perché ci sarà bisogno di risorse per queste 6-7000 persone che finiranno per la strada o alle Poste, come ci è stato raccontato spiritosamente, in quanto non siamo attrezzati per far fronte a questa fiumana di lavoratori in uscita. In più, il governo promette di detassare le aziende che assumono ex dipendenti dell'Alitalia. E' un'altra cosa spettacolare: l'Italia è piena di aziende decotte, di gente che finisce per la strada: quei lavoratori lì si fottono, mentre gli ex-lavoratori Alitalia avranno il privilegio di poter andare da alcune aziende che se li assumeranno avranno riduzioni fiscali. Così: cittadini di serie A e cittadini di serie B.
L'Europa ci tiene d'occhio anche perchè il prestito ponte aveva anche escluso che per un anno la società Alitalia venisse messa in liquidazione in regime concordatario. L'Alitalia aveva dunque garantito di pagare tutti i creditori. Adesso, se la nuova società non li paga, quelli si rivalgono ma non solo. La Good Company dovrà comprarsi tutti gli aerei e gli slot dalla Bad Company - l'attuale Alitalia moribonda - e rifare tutti i contratti dei dipendenti o almeno di quelli che terrà con sé. Quanto pagherà tutti questi beni la Good alla Bad? Se li pagassero per quello che valgono sulla carta, la vecchia Alitalia probabilmente avrebbe i soldi per onorare i suoi debiti, circa 2-2.5 miliardi di euro. Naturalmente, visto l'aria che tira, se i nuovi proprietari tirano fuori un miliardo di euro per comprare quella roba è già tanto. Quindi, la vecchia Alitalia rimarrà in profondo rosso, non avrà i soldi per pagare i creditori, e i creditori da chi andranno? Non potendo andare dalla Good che è immunizzata andranno dal governo che dovrà tirare fuori i soldi. A questo punto ci arriva addosso l'Europa perché se lo Stato paga i debiti di un'azienda si configura come aiuto di Stato. Questo è vietato perché, altrimenti, tutte le altre aziende d'Europa si incazzano e dicono "perchè noi dobbiamo andare avanti con le nostre gambe e se non ce la facciamo falliamo mentre in Italia lo Stato interviene a rabboccare quando i conti delle sue società sono in rosso?". Ci arriverà addosso una procedura di infrazione, con condanna, con multa che aggraverà ancora la spesa di questa operazione folle e faraonica. In più, la nuova Alitalia, dato che sarà l'unico soggetto solvibile dovrà sobbarcarsi, allora sì, tutti i debiti che lo Stato non poteva pagare. Dovrà pagare tutti i creditori e rimborsare quei trecento milioni di prestito ponte allo Stato, visto che la Bad Company è dello Stato. Lo Stato non può restituirsi i soldi da solo, sarebbe una partita di giro.
Come avete visto Berlusconi ha risolto brillantemente anche l'emergenza Alitalia con lo stesso sistema con cui dice di aver risolto l'emergenza monnezza a Napoli: nascondendo il pattume sotto il tappeto. Che succederà in futuro? Questi 16 capitani coraggiosi devono rimanere fermi per cinque anni. Dopo cinque anni possono rivendere le loro quote della Good Company. Secondo voi che cosa fanno? Sono 16 soggetti nessuno dei quali ha il minimo interesse e il minimo background per occuparsi di voli. Non gliene frega niente dell'Alitalia, gliene importa in virtù delle contropartite. Prenderanno le loro quote e le venderanno a quello che sta per diventare il partner industriale, quello che sa come si fa a volare, che sarà AirFrance se vincerà Tremonti o Lufthansa se vincerà Gianni Letta che ha gestito questa operazione. Entro il 2013 questi possono rivendere. E che faranno? Svenderanno, come si sa, ai francesi o ai tedeschi, così i francesi dell'AirFrance si prenderanno la compagnia italiana, che diventerà compagnia francese - non ci sarà più nessuna bandierina da nessuna parte, è tutto finto che questa sia una cordata italiana - a condizioni migliori di quanto se l'avrebbero presa se si fosse dato retta a Prodi e Padoa Schioppa. Pagheranno quattro lire invece che due miliardi e seicento milioni che si erano impegnati a pagare. La prenderanno anche molto più snella perché non ci saranno più i dipendenti in esubero e i debiti da cui li avremo liberati a spese nostre. Questa sì è la svendita di Alitalia ai francesi e agli stranieri, mentre quella di Prodi non lo era. Avremo così una compagnia francese che si chiamerà Alitalia e che probabilmente raschierà via molto presto il simbolino dalle ali degli aerei.
Ci resta comunque una consolazione in tutto questo: in questi cinque anni potranno continuare a fare il bello e il cattivo tempo in Alitalia: potranno continuare a metterci il naso, avendo portato loro questi imprenditori. Faranno fare a questi imprenditori più o meno quello che vorranno, sono tutti imprenditori assistiti o amici dei politici, nel solco di quella tradizione per la quale Alitalia è sempre rimasta in rosso: che la gestivano con criteri politici e non manageriali.
Pensate soltanto che un mese fa il governo Berlusconi ha stanziato un milione di euro per ripristinare l'imprescindibile volo Roma-Albenga tanto caro al ministro Scajola che sta a 30 km da Albenga, cioè Imperia, e ci tiene ad atterrare con l'aereo nel cortile di casa.E' meglio che rimanga ancora un po' in mani italiane perchè la gestiscono così, un po' come il vecchio ministro Nicolazzi gestiva le Autostrade e si faceva fare lo svincolo a Gattico, proprio sotto casa sua, nella famosa autostrada Roma-Gattico.
Ci resta un'altra consolazione, cioè il fatto che ritorna il comunismo: Berlusconi che convoca imprenditori, cambia leggi, organizza cordate, il governo che dirige gli affari dell'impresa privata, sistema debiti, sposta dipendenti, fa piani quinquennali, ecc. ricorda tanto la grande Unione Sovietica di Stalin, di Breznev, di Cernienko. Il modello Putin sta entrando in Italia e sta tornando il dirigismo, la pianificazione sovietica. Il Cavaliere, che non sa e non ha mai saputo cosa sia il libero mercato, ripristina, se Dio vuole, l'industria di Stato. L'ultimo vero comunista è lui. Passate parola.
Hello everyone, we resume our weekly appointment after the holidays. I hope you rested, all or almost all, because this year there will be plenty to do. Maybe you've seen on the blog of Beppe Grillo, who have collected the first ten episodes of "Word of mouth" on a DVD: If you are interested find the instructions to get it.
The news today is that the operation of Alitalia is a huge success for the government. Who said that? The prime minister Silvio Berlusconi, who is praised and Imbroda alone, because the experts received only raspberries and criticism, not to mention the press and all international operations that are measured on the open market and that is not self-sufficient sull'italietta returning along with the resurgence of fascism rightly denounced by the Christian Family. It is not clear what they are celebrating this man saw that over the past fifteen years has been prime minister for about seven, that is half: in the last fifteen years, Alitalia has lost so billion € of our money, then half the money lost his fault, its government, and the other half is the fault of the center-left governments because politics has always held his hands up and Alitalia, as we continue to fail tenercele even after having made countless times.
Prodi and Padoa Schioppa, one of the few good things done by the center-left government, had found the square: they had managed to persuade Air France to take over everything. That failure would have meant nothing, no recourse to the Marzano law on insolvent companies, the birth of a European pole is very large, would include Air France, KLM and Alitalia, which could be measured in international markets where airlines are now large, consortium, based on alliances between several countries. There would be hollow with the 2150 redundancies: this was the plan that was presented by Messieur Spinetta, and so would have been if he had closed the deal with the French right at the beginning of spring, but now we'll have 6000-7000, the redundancies, that is triple. The Air France would pay one billion seven hundred million to buy the shares of Alitalia and would invest 750 million, was disbursed in practice and we would have arrived from France the beauty of two billion six hundred million. Now we will see that, instead, that money we give it. Not only do not flush them, but we lose. In more would be saved and restored and would be enhanced Malpensa airport Fiumicino. This, in short, was what had been agreed between the Prodi government and Air France and is skipped because they have come Berlusconi and his mercenaries, and why the unions completely blinded by the short term, have not been able to choose between a small sacrifice today and a huge bleeding tomorrow, but what we have.
What is wrong with this new plan was called "Phoenix," because it seems almost a phoenix rising from the ashes - it's a scam, of course: they are skilled at calling things by a different name to hide from the real reality -? Alitalia is split into two companies. The Bad Company, the landfill remains to us, the State, with all the debts. It 's a company that has debt. The Good Company, however, is that wonderful, fragrant balsam. That goes to individuals, sixteen private, privately negotiated chosen by Berlusconi and his men, who have good arms to ask for small favors entrepreneurs with a view to returning in grand style, as we shall see, with various conflicts of interest. So we keep the debts and what little we give him Alitalia worth individuals who are also the figure of the saviors of the country, the White Knights.
The Bad Company, headed by a man called Fantozzi because he understood well what the problem is so full of holes and they compensate us. The government accounts will be further smashed, will be more red than ever and we will pay a progressive "tax Alitalia" even if you do not call it that, we hide it under some strange voice. Also because Alitalia is incorporated with herons, which in turn is full of holes. In addition to not collect, spend, probably around one billion euro - one third of the cuts to the school decided that this government - and in 6000-7000 we will have more people on the street that will be laid off at zero hour, will have several slides obviously paid for by the layoff always with our money, and eventually someone will be fired and - these are liberals - they want to put the staff made redundant in the mail. A month ago they told us that the stakes are too large and need to reduce staff, now tell us that the staff of the Post Office will increase because they will reach the stewards, hostesses, maybe some driver. Will be disguised as postmen so solve the problem. Of course we will pay.
The Good Company, that good which is donated to individuals in the famous all-Italian practice of privatizing profits and nationalized losses, is composed of sixteen great-looking and Captains Courageous, which, together, have managed to put aside the misery one billion euro, that is not enough, of course, to relaunch Alitalia. Suffice it to say that the bridge loan, made in April by the Prodi government at the request of the dying infant Berlusconi government, was 300 million and Alitalia in three months if they are eaten. Where to get this money? Mica pull them out of their pockets: a large part will come from banks that are very involved, as discussed in this leader. Cut around the cut capacity, reduce international routes, further discredit Fiumicino, Malpensa will remain with the pole Bossi, Moratti Formigoni and howling at the moon: when the government first took it to the center now will be a little 'harder to blame the them. On the other hand we have a herd, a tangle, a jungle of conflict of interest because there is only one of Berlusconi. The conflict of interest, not solved by anyone when he only had it now has become an epidemic and we have many.
First conflict of interest: we Carlo Toto, owner of the heron, which with 450 million of debt can place the shot of life. The Air One Alitalia is incorporated, while his nephew Daniel was nominated and elected to the People of Freedom. E 'to watch them, obviously. We have three individuals who are engaged in public works and public dealers are even the state. The state, in this conflict of interest, called them letting him know that it was good for them if they adhered to the call of the President of the Council. Salvatore Ligresti are known real estate, insurance, building speculators, affected by Tangentopoli. Marcellino Gavio, another at the time that Di Pietro was in and out of prison. The great Marco Tronchetti Provera after having reduced the Telecom reduced as he is in real estate. In addition we have the Benetton family, the apotheosis of the conflict of interest because it is the concessionaire for the public highways, is the manager, after having built it, the airport of Fiumicino, and in the future will be one of the owners of Alitalia. As a manager he will decide what charges to Fiumicino Alitalia pay to use Heathrow. All in the family.
The real estate agents referred to above, and which even as we shall see below, are all very interested in a cast of billions that is coming to Milan and Lombardy for the Expo. The Expo provided fresh 16 billion to pay for new infrastructure, buildings, palaces, two highways, two subways, a bypass, a station, railways, etc. ... guess who is accaparrerà this work? Exactly who made the good and welcomed the Government's appeal.
Then we Francesco Caltagirone Bellavista that the ATA has designs on Linate. We Emilio Riva, a steel great supporter of Berlusconi. And we have an excellent family Marcegaglia: not only is Emma, who is a great valley of Berlusconi, encircling with his arm in the meeting of Confindustria like a Carfagna Brambilla, or whatever, but we also have its family, business group Marcegaglia, famous for assorted convictions and settlements by the father and brother of the lady. What is the president of Confindustria, among other things, and then processed on behalf of all the industrial with the government and privately has slipped in this wonderful adventure.
We have the bank Intesta Passera excellent banker, Banker of the center who has come now to the wind, who will act with the conflict of interest: first, the advisor has to find a solution for Alitalia and then became a shareholder of New Alitalia, the Good Company.
We have the Fratini brothers who are, too, real estate Tuscany, maybe interested in putting one leg in Milan during the Expo, to take their slice of cake.
We have some very interesting is that David Maccagnani: Alberto Statera Republic told about who he is, one that produces nuclear warheads for missiles and now has converted the property. It is assumed that he will also have its counterpart in the form of land.
In reality the interests are on the ground even if it should fly Alitalia.
Then, last but not least, the president of the sixteen samples of the Tricolor, which is Roberto Colaninno, which already has some historical merit to have filled in debt, they buy debt at the time of the Telecom Merchant Bank & C. D'Alema Palazzo Chigi, and now he aims for his beautiful family conflict of interest because his son, Matthew, is shadow minister of the Democratic Party. So shadow that has virtually no spoken word in front of this national scandal because the first was not, of course, the solution Berlusconi, then came Daddy. How do you say "the children know 'amplitude' and core, but also the fathers! He said "I am a bit 'embarrassed', then the next day said" no, not at all embarrassed. " In short, he did not say anything and continues to remain above long shadow minister, minister say ghost, Industry of the Democratic Party.
Interesting fact: a few years ago were convicted at first instance for bankruptcy in the crack Bagaglino Italcase, an ugly and dirty business real estate, some big industry and finance as the Italian banker Geronzi, Marcegaglia father - the father of the valley - and Colaninno Robert - father of the minister ghost. Well, all three are engaged in various ways, after being sentenced at first instance, in this marvelous adventure, because even Mediobanca has moved behind the scenes since Geronzi it will become the sole owner of Italian finance eliminating the few checks that were the dual management of the bank was to Cuccia. In short, this is the picture. It 's interesting because it probably has been violated half a dozen laws, on the other hand there would be if Berlusconi were all in compliance with the law.
Meanwhile, the law of the market are even suspended the rules and powers of the Supervisor of Antitrust Authority's because you have to give time to eat all these conflicts of interests and occupations of these free market. Meanwhile, the marriage Alitalia-Air One, which defeats all competition in Italy, especially on the Milan-Rome. Will be managed by this new monopoly in Good Company's inside where Toto and Alitalia. There will be no competition, you could not and then suspend the rules. What will a more a less ... a small Alfano for the new Alitalia is not denied to anyone. The competition goes to hell: the prices then the monopolist will set them so there will be no possibility of racing to the bottom. The condition that was imposed by the European Commission, the European government, to authorize the famous bridge loan to Alitalia, which has allowed to smoke those last 300 million euro, that Alitalia was not espandesse for a year, would remain exactly as it was. With this agreement is violated that condition because you eat Alitalia and Air One then expands, all right! Long before that year that was imposed by the European Commission and then, if the words and chords still hold true, should condemn and forbid this.
In addition the law is changed to another Italian, the Marzano law on insolvent companies, which must be changed because of these brave captains mica come into Alitalia rischiand something: do not risk anything! They want to get in advance to protect against the risk that any creditor or employee of the old having to pursue the new Alitalia, that is, ask them to shoulder some risk. Will be protected in every way, will be unaffected, they too also a space shield, their small Lodo Alfano so if someone asks for something they pretend to anything, say "I do not know who you are, I'm here by accident." No risk of revocation or claim from creditors and employees. And where they are going to retaliate? Of course, by Bad Company, the draft, that we, the rule: we all pay. To change social safety nets, another exception to the Marzano law because we will need resources for these 6000-7000 people will end up on the street or post office and as we have been told humorously, as we are not equipped to deal with this flood of outgoing workers. In addition, the government promises to assume that reducing taxes businesses former employees of Alitalia. And 'something else spectacular: Italy is full of ailing companies, the people who end up down the street: there are those workers fuck, while the ex-Alitalia workers will have the privilege of being able to go to some companies that if they take will have tax cuts. So: A second-class citizens and citizens of series B.
Europe keeps an eye on us because the bridge loan had also ruled out for a year, Alitalia was put into liquidation under the concordat. Alitalia was thus guaranteed to pay all creditors. Now, if the new company does not pay, but not limited to those having to pursue. The Good Company will buy all the planes and slots from Bad Company - the current Alitalia dying - and redo all the contracts of employees, or at least those who held with him. How much will pay all such property to the Good Bad? If they would pay for what they are worth on paper, the old Alitalia would probably have the money to meet its debts, about 2 to 2.5 billion euro. Of course, given the current climate, if the new owners take out a billion euro to buy the stuff is already so. So, the old Alitalia will remain in deep red, will not have the money to pay creditors and creditors who will? I can not go by that Good will is immune from the government that will pull out the money. At this point there comes along Europe because if the state pays the debts of a company takes the form of state aid. This is forbidden because, otherwise, all other companies in Europe are angry and say "why we must move forward with our legs and not make it fail while in Italy when the State intervenes to fill the accounts of its companies are in red? ". There will come upon an infringement procedure, with conviction, with fine even worse that the expenditure of this crazy and Pharaonic. In addition, the new Alitalia, as it will be the only solvent party will have to shoulder, then yes, all the debts that the state could not pay. You pay all the creditors and pay these three hundred million bridge loan to the State, as the Bad Company of the State. The state can not return the money alone, it would be a clearing.
As you saw Berlusconi has also successfully resolved the emergency Alitalia with the same system that claims to have solved the garbage emergency in Naples: hiding the rubbish under the carpet. What of the future? These 16 brave captains must remain firm for five years. After five years may resell their shares in Good Company. What do you think? There are 16 subjects none of whom has the slightest interest and background to deal with the minimum of flights. Alitalia does not give a damn, because they care counterparts. They will take their shares and sells them to what is about to become the industrial partner, he knows how to fly, which will be Air France or Lufthansa Tremonti if he wins if he wins Gianni Letta who ran this operation. By 2013, they can resell. And what will they do? Undersold, as we know, the French or the Germans, so the French will take dell'AirFrance the Italian company, which will become the French company - there will be no flag anywhere, it's all pretend that this is an Italian consortium - to better terms than if they would take if you had paid attention to Prodi and Padoa Schioppa. They will pay four pounds instead of two thousand six hundred million that they have agreed to pay. They're taking too much simpler because there are more employees redundant and debt from which they will be released at our expense. This was the sale of Alitalia to the French and foreigners, while Prodi's was not. We will have a French company that Alitalia will be called and probably raschierà away very soon the bullet markers from aircraft wings.
There is still a consolation in all this: in these five years will continue to do the good and the bad weather in Alitalia will continue to put the nose, having brought them these entrepreneurs. Will help these entrepreneurs more or less what they want, all entrepreneurs are assisted or friends of politicians in the wake of that tradition for which Alitalia has always remained in the red that ran with the political criteria and not managerial.
Just think of that a month ago, the Berlusconi government has set aside one million euro to restore the vital Albenga-Rome flight so dear to Scajola which is 30 km from Albenga, Imperia, that is, and is keen to land the plane in yard house. 'better kept a little' in Italian hands because the handle, a bit 'like the old minister Nicolazzi managed the highway and was making the ramp on the Gatton, just below his house, in the famous highway Rome -Gatton.
There is one consolation, namely that communism will return: Berlusconi, who summons entrepreneurs, change laws, organizes cordate, the government directs the affairs of private enterprise system debt, moving employees, makes five-year plans, etc.. reminiscent of the great Soviet Union under Stalin, Brezhnev, to Cernienko. Putin is entering the model in Italy and is returning to the airship, the Soviet planning. The Knights, who does not know and never knew what the free market, restore, God willing, the state industry. The last true Communist is he. Spread the word.
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