sabato 26 marzo 2011

Video Marco Travaglio - Rete4, l'immortale - 27/10/2008

Rete4, l'immortale - 27/10/2008

trascrizione audio per utenti non udenti :

Buongiorno a tutti.
Oggi vi voglio parlare di due sentenze delle quali avete sentito poco.
Di una avete saputo ma senza entrare nel merito, dell'altra proprio non avete sentito mai parlare e non ne sentirete mai parlare, credo.
Cominciamo dalla seconda.
Antonio Di Pietro, qualche anno fa, aveva dichiarato, come molti di noi fanno visto che conosciamo le carte, che Rete4 è abusiva.
Preciso: Rete4, secondo la Corte Costituzionale, da esattamente 14 anni non dovrebbe appartenere a Berlusconi o, nel caso in cui dovesse ancora appartenergli, non dovrebbe più trasmettere sull'analogico terrestre, sui canali che noi vediamo schiacciando il nostro telecomando al numero 4.
Perché nessun privato può possedere più di due reti televisive e Berlusconi ne possiede tre.
Dopodiché, trasmette in virtù di leggi fatte apposta che le consentono di farlo.
Quindi, Dal punto di vista delle leggi è strettamente legale quello che avviene, in realtà è incostituzionale e da qualche mese, da gennaio di quest'anno, è anche illegittimo in quanto incompatibile con le normative europee che, come voi sapete, prevalgono: il diritto comunitario prevale sul diritto nazionale, quindi lo dovrebbe scalzare.
Dico questo perché ogni volta che qualcuno dice che Rete4 è abusiva, anche se legalizzata ex-post a fare quello che non si può fare, Mediaset querela.
Io ho avuto molte cause, molti hanno avuto cause per avere detto questa semplice ed elementare verità.
Bene, di solito queste cause vanno a finire bene nel senso che portiamo le sentenze della Corte Costituzionale, adesso anche la sentenza della Corte Europea del Lussemburgo, e i giudici danno ragione.
Questa volta è successa una cosa in più: Di Pietro si è visto dare ragione con l'archiviazione della querela che gli aveva fatto Mediaset per avere detto "Rete4 è abusiva", il giudice ha voluto aggiungere un qualcosa in più.
Vediamo.
La sentenza è del 15 ottobre, sono quattro pagine.
Il giudice per le indagini preliminari di Milano, Vincenzo Tutinelli, preso atto della richiesta di archiviazione della procura di Milano, del fatto che Mediaset si è opposta alla richiesta di archiviazione, ha tenuto l'udienza e ha deciso di archiviare.
Perché ha deciso di archiviare? Perché non c'è diffamazione nel dire che Rete4 è abusiva.
Perché non c'è diffamazione? Perché Rete4 è abusiva, quindi dirlo non è diffamazione ma è la verità.
Il giudice, che deve essere anche spiritoso, parte dal vocabolario e va a cercare il significato dell'aggettivo "abusivo".
E scrive: "Secondo il vocabolario della lingua italiana, il termine "abusivo" qualifica un'attività fatta senza averne il diritto o l'autorizzazione.
E' noto l'uso del termine con riferimento all'abusivismo edilizio, in cui l'attività così qualificata è quella di avere costruito senza idonea licenza o concessione.
Proprio in riferimento al fenomeno dell'abusivismo edilizio, può essere in qualche modo interessante perché, così come per le trasmissioni televisive in tale ambito - le case costruite abusivamente - sono intervenute delle legislazioni che prevedevano interventi di sanatoria legittimando a posteriori l'abusiva attività svolta in precedenza."
Quante volte, dopo avere costruito una casa senza la licenza, la concessione o i permessi ambientali arriva la sanatoria, il condono e quindi uno dice "io sono in regola".
No, non sei in regola: sei un abusivista legalizzato dai tuoi amici in Parlamento.
"...legittimando a posteriori l'abusiva attività svolta in precedenza".
Quando l'hai fatto non potevi, dopo ti sei fatto mettere in regola.
"Il riferimento all'abusivismo edilizio è, inoltre, interessante perché in tale contesto si è enucleata un'altra categoria di attività abusive, quelle svolte in forza di un provvedimento dichiarato illegittimo".
Ecco l'altro passaggio: quelle leggi che dopo che hai fatto la casa abusiva l'hanno sanata ex-post, sono poi state dichiarate addirittura illegittime, nel caso delle TV naturalmente, dalla Corte Europea di Lussemburgo.
E allora, si passa dalle case abusive alla televisione abusiva.
E qui il giudice - ripeto, si chiama Vincenzo Tutinelli - fa una breve storia, un bignamino, di Rete4.
Dice: "Da tempo le trasmissioni radiotelevisive sono regolate con legge che prevede la necessità tra gli operatori, stante la limitatezza delle frequenze, di un'idoneo provvedimento concessorio da parte dell'autorità statale competente".
La concessione dello Stato a trasmettere, su scala locale o nazionale come nel nostro caso.
Negli atti è richiamato il decreto ministeriale del 1999 che da una parte rigetta la domanda della querelante - Mediaset, per Rete4 - di assegnazione delle frequenze.
Nel 1999 c'era stata, ricordate, la gara per l'assegnazione delle concessioni: Rete4 l'aveva persa, Europa7 di Di Stefano l'aveva vinta e quindi quando Mediaset ha chiesto di nuovo le frequenze per Rete4 gli hanno detto no.
Da un lato il decreto ministeriale del 1999 rigetta la richiesta di frequenze da parte di Rete4, dall'altra la autorizza in via transitoria, dicendo "Continuate pure a usare quelle che già avete, fino a quando l'autorità di garanzia delle comunicazioni - AGCOM - fisserà un termine ai sensi della legge".
Naturalmente l'AGCOM che cos'ha fatto? Non ha fissato nessun termine quindi Mediaset ha continuato a trasmettere in base a questa proroga, illegittima, per anni e anni fino ad oggi.
L'autorità, com'è noto, non è indipendente ma nominata dai partiti.
A quel punto, fino al 2003 non arriva nessun termine dall'AGCOM e allora interviene di nuovo la Corte Costituzionale che come già nel 1994 dice: "guardate che Rete4 deve andare su satellite o essere venduta" e fissa lei il termine: 31 dicembre del 2003.
Terrorizzato, Berlusconi approva la legge Gasparri 1. Ciampi la rimanda indietro, all'epoca avevamo un Presidente della Repubblica che ogni tanto rimandava indietro qualche legge incostituzionale - e a Natale 2003, a pochi giorni dalla scadenza, Berlusconi vara il decreto salva Rete4, poi mette a posto tutto per legge con la Gasparri 2, nell'aprile 2004.
A questo punto ecco che nel 2008 anche la Corte di Giustizia delle Comunità Europee di Lussemburgo si accorge che l'Italia è fuorilegge.
"Ha affermato la illegittimità della normativa che permetteva il differimento degli effetti del provvedimento, autorizzando occupanti di fatto delle frequenze".
Li tratta proprio come degli squatter, come quelli che occupano gli edifici pubblici e ci si installano dentro.
Questi occupano abusivamente frequenze pubbliche.
Sancisce l'illegittimità della norma che consente agli occupanti di continuare a occupare le frequenze, sia pure sempre in via transitoria che è una transitoria definitiva perché non finisce mai!
Qui cita tutta la sentenza della Corte di Giustizia Europea e spiega che conseguenze ha, visto che il diritto comunitario prevale sul diritto nazionale.
"Tale sentenza evidenzia la sussistenza di un contrasto con il diritto comunitario dell'intero sistema italiano televisivo e della prosecuzione delle occupazioni delle frequenze da parte dell'odierna querelante" cioè di Mediaset.
Quello che sta facendo Mediaset è in contrasto con la normativa europea, anche se è legittimato dalle leggi ad hoc italiane che decadono di fronte all'orientamento europeo.
"Afferma il contrasto fra la normativa europea e l'autorizzazione temporanea a trasmettere del soggetto che in precedenza occupava le frequenze."
Questa è la frase fondamentale: "Il giudice nazionale non ha la possibilità di discostarsi dall'orientamento in quella sede europea espresso".
Cosa vuol dire? Il Consiglio di Stato che aveva interpellato la Corte Europea di Lussemburgo per sapere se quello che succede in Italia è o non è in linea con l'Europa, ora che ha saputo dalla Corte Europea che siamo completamente fuori legge, non può fregarsene e fare finta di niente, anzi non può discostarsi da quell'orientamento, deve farlo proprio.
Perché? Perché "ubi maior, minor cessat", la legge italiana conta niente rispetto alla sentenza della Corte Europea, quindi quando a dicembre il Consiglio di Stato dovrà decidere il da farsi sui ricorsi presentati da Di Stefano per Europa7, dovrà fare propria questa roba qua!
Anzi, sarebbe addirittura autorizzato lui stesso a togliere le frequenze a Rete4 per darle a Europa7, perché la legge soccombe rispetto alla sentenza della Corte Europea.
E non c'è niente da fare.
"In ragione di ciò, il carattere della abusività richiamato nelle dichiarazioni incriminate - quelle di Di Pietro - verrebbe a derivare dalla patente di illegittimità conferita dalla sentenza della Corte di Giustizia delle Comunità Europee all'intero sistema normativo italiano dal 1997 ad oggi, e ai provvedimenti attuativi di tale sistema".
Insomma: "E' ben difficile ritenere diffamatoria un'affermazione fatta da un soggetto" - Di Pietro - quando la medesima affermazione viene di fatto riproposta dalla Corte di Giustizia delle Comunità Europee pochi anni dopo.
Di Pietro ha semplicemente detto ciò che poi ha ribadito addirittura la Corte Europea di Lussemburgo.
Allora due sono le conclusioni.
Primo: a dicembre il Consiglio di Stato dovrebbe, secondo questo giudice - un giurista, quindi capisce di queste cose - farla finita con questo abuso non edilizio ma televisivo, ai danni dei cittadini e ai danni di un concorrente come Europa7 di Francesco Di Stefano.
E questo vi spiega per quale motivo, visto che anche gli avvocati di Mediaset lo sanno, ques'estate il governo ha tentato di fare l'ennesima salva Rete4 per sistemare un'altra volta le sue faccende e l'ha messa da parte perché tanto l'Europa, nella procedura di infrazione che potrebbe nascere, si pronuncerà fra qualche mese.
E adesso, nel tentativo disperato di fare in modo che il Consiglio di Stato non tolga le frequenze a Rete4 cosa ha fatto il governo insieme all'AGCOM, quella rimasta inadempiente per tutti questi anni?
Ha stabilito che le frequenze a Europa7 non gliele dia Rete4, che le occupa abusivamente sia pure autorizzata per legge illegittima.
No, le frequenze si tolgono a Rai1!
Pensate, abbiamo una televisione abusiva e invece di levare le frequenze a lei le si leva a Rai1 che è assolutamente legittimata!
Rai1 dovrà sacrificare una parte delle sue frequenze di trasmissione per darle a Europa7 in modo che Rete4 continui a occupare abusivamente le frequenze che non le spetterebbero in quanto è senza concessione.
Vi rendete conto di quello che sta avvenendo nel silenzio assoluto?
Non c'è nessuno, nemmeno nelle opposizioni cosiddette, che abbia parlato di questo ne abbiamo sentito riferimenti ai conflitti di interessi e alla faccenda televisiva nel meraviglioso discorso di Uòlter Veltroni al Circo Massimo.
Infine, c'è un bellissimo richiamo all'articolo 21 della Costituzione, a dimostrazione del fatto che per fortuna ancora qualche giudice in materia di diritto di critica fa riferimento alla Costituzione.
Dice: "Appare il caso di ricordare che l'articolo 21 non protegge unicamente le idee favorevoli o inoffensive o indifferenti, essendo al contrario principalmente rivolto a garantire la libertà proprio delle opinioni che urtano, scuotono, inquietano con la conseguenza che di esse non può predicarsi un controllo se non nei limiti della continenza espositiva".
Certo, se uno si mette a insultare... ma se uno usa dei termini appropriati, può fare anche le critiche più dure.
Perché? Perché la libertà di espressione tutelata dall'articolo 21 della Costituzione non tutela il diritto di applauso ma il diritto di critica, innanzitutto.
E questa è la prima sentenza.
La seconda, almeno ne avete sentito il titolo, è quella che riguarda Calogero Mannino, ex segretario regionale della DC, ex ministro democristiano, trapassato tranquillamente, senza traumi, dalla prima alla seconda repubblica e oggi felicemente seduto in Senato con l'UDC.
L'Unione dei Cuffari, dei Casini e dei Cesa. E anche dei Mannini.
Bene, l'altro giorno è stato assolto nel secondo processo d'appello dall'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa.
La formuletta è la solita che mettono quando assolvono un politico coperto di prove: dicono che le prove sono insufficienti.
E' il solito comma 2 dell'articolo 530 del codice di procedura penale, lo stesso che avevano inserito nella sentenza di primo grado che assolveva Andreotti, anche lì per insufficienza di prove.
La stessa che hanno messo quando hanno assolto il presidente della Provincia di Palermo, Francesco Musotto.
La stessa che hanno messo per tanti processi, per accuse diverse ovviamente, a Berlusconi, a cominciare dalla sentenza della Cassazione sulle tangenti alla Guardia di Finanza.
Bene, le sentenze, come è noto, si rispettano, se ne prende atto, si aspettano le motivazioni, se non le si condivide si impugnano nella sede successiva.
Probabilmente la procura generale di Palermo ricorrerà un'altra volta in Cassazione, all'incontrario di quello che era avvenuto la volta scorsa quando Mannino, assolto in primo grado per insufficienza di prove, in appello era stato condannato a 5 anni e 4 mesi, e aveva impugnato la sentenza in Cassazione che gli aveva dato ragione dicendo che la motivazione era scritta male, bisognava riformularla.
Aveva rimandato indietro il processo alla Corte d'Appello per difetto di motivazione perché si rifacesse il processo di secondo grado, lo si è rifatto, i giudici questa volta lo hanno assolto per insufficienza di prove, cioè hanno ritenuto insufficienti le stesse prove che i loro colleghi della stessa Corte d'Appello avevano ritenuto sufficienti.
Stavolta, probabilmente, sarà l'accusa a impugnare davanti alla Cassazione e se così forse potrebbe anche darsi che la Cassazione rimandi il processo indietro per fare un terzo processo di Appello.
Uno dirà "siamo dei pazzi a fare così". Sono i pro e i contro del sistema che abbiamo in Italia, che consente molte impugnazioni e che, consentendo vari gradi di giudizio, prevede la possibilità che ogni volta i giudici valutino il materiale probatorio in maniera diversa da quello dei loro colleghi precedenti.
C'è chi vede il bicchiere mezzo pieno e chi mezzo vuoto, è sempre così.
E' una valutazione discrezionale.
Che cosa interessa a noi cittadini, a me giornalista?
Interessa soprattutto sapere se ci sono degli elementi dei quali parlare, emersi in questo processo.
Se ci sono dei fatti gravi per il fatto che questo signore fa politica in Parlamento, dei quali possiamo prendere atto a prescindere da che cosa decidono i giudici sulla configurabilità del reato in base a quegli elementi.
Abbiamo dei fatti dai quali partire? C'erano dei fatti che giustificavano quel processo?
Poi l'abbiamo detto: il giudice è liberissimo soprattutto in un ambito così aleatorio come il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, di stabilire che secondo lui è provato lo scambio fra il politico e il mafioso o di stabilire che non è sufficientemente provato lo scambio.
Perché lo dico? Perché questa sentenza è utilissima per capire la differenza che c'è fra una assoluzione - una volta si sarebbe detto - per insufficienza di prove o un'assoluzione per una diversa valutazione delle prove da parte di giudici di vario grado, e invece l'errore giudiziario.
Ogni volta che assolvono qualcuno che era stato arrestato, come in questo caso, oppure indagato oppure addirittura già condannato una volta, scatta subito lo strillo generale: "ecco, era un errore giudiziario!".
Non è mica detto, può darsi benissimo che uno venga arrestato, rinviato a giudizio e poi assolto senza che nessuno abbia commesso nessun errore giudiziario.
Anche perché gli elementi necessari per arrestare qualcuno prima del processo o per rinviare a giudizio qualcuno sono diversi da quelli che sono necessari per condannarlo.
Basta molto meno per arrestare una persona che non per condannarla.
Di solito li si arresta quando ci sono gravi indizi e quando si rischia che quello inquini le prove o intimidisca i testimoni, o commetta altri reati o scappi, rendendo comunque vano il processo.
Per questo che spesso si arresta qualcuno prima del processo: per fare in modo che il processo si possa fare genuinamente.
Se poi al processo non emergono altre cose rispetto a quelle emerse al momento dell'arresto, quello può essere assolto e non c'è stato nessun errore giudiziario.
Gli elementi per arrestarlo c'erano e quelli per condannarlo no.
Bisogna conoscerle le cose per parlare. Qua parla invece sempre chi non sa niente. E allora hanno detto: "visto? Era un errore giudiziario!".
Non c'è stato nessun errore giudiziario nel caso di Mannino.
Mannino è stato arrestato all'inizio degli anni Novanta ed è rimasto in carcere per due anni.
L'arresto non l'ha fatto la procura di Caselli, l'ha chiesto la procura di Caselli.
Due pubblici ministeri, Teresa Principato e Vittorio Teresi, e quell'arresto è stato confermato.
E' stato disposto dal GIP, ovviamente, confermato da tre giudici del riesame. Due PM, un GIP e tre giudici del riesame: siamo già a sei.
Ha fatto ricorso la sua difesa alla Cassazione, la Cassazione si è pronunciata a sezioni unite. Sono in nove nelle sezioni unite: i nove delle sezioni unite hanno confermato l'esigenza di tenerlo dentro, e siamo a nove più sei: quindici.
Dopodiché hanno chiesto la scarcerazione per motivi di salute; il tribunale del riesame di Palermo, altri tre giudici, hanno detto di no.
Diciotto giudici di diverse città, sedi e funzioni hanno deciso che Mannino doveva stare in galera.
E' evidente che non possono essere tutti visionari o avercela tutti con lui.
E allora com'è che è stato arrestato e ora è stato assolto?
Semplice: c'erano gli elementi per arrestarlo e secondo i giudici non c'erano sufficienti elementi per condannarlo.
Secondo i giudici del secondo appello, mentre secondo i giudici del primo appello gli elementi c'erano e gli hanno dato 5 anni e 4 mesi.
Qual è il problema? E' che noi viviamo in un sistema dove ci sono troppi gradi di giudizio, dove troppi giudici mettono il becco.
Naturalmente questa è una garanzia, perché molti occhi vedono meglio di pochi, ma dall'altra parte c'è sempre la possibilità che ogni occhio veda alla maniera sua e che quindi ci siano ribaltamenti di giudizio e di valutazione.
E' tutto fisiologico, anche se sembra strano, sta nel nostro sistema questa conseguenza paradossale.
C'è poi una convenzione, che noi accettiamo altrimenti non staremmo insieme e non affideremmo la giustizia ai Tribunali, per cui ha ragione l'ultimo arrivato.
Alla fine dei ricorsi, l'ultima sentenza, quella che diventa definitiva, è quella buona.
Ma chi ci dice che l'ultima sia quella buona e non fosse meglio la penultima?
E' una convenzione, in questo caso alcuni hanno detto che ci sono elementi altri hanno detto che non sono sufficienti, e intanto vogliamo conoscere questi elementi, in modo che possiamo giudicare almeno la persona?
Dopodiché il reato fa il suo corso, vedremo come finirà, ma a noi devono interessare i fatti che riguardano la persona.
E allora quali sono i fatti?
I fatti sono, per esempio, che Mannino già dal Tribunale che lo assolveva in primo grado era stato giudicato malissimo, dal punto di vista politico ed etico.
"E' acquisita la prova che nel 1980-1981 Mannino aveva stipulato un accordo elettorale con un esponente della famiglia agrigentina di Cosa Nostra Antonio Vella - c'era stato addirittura un incontro in casa con questo farabutto - e in seguito con altri boss della mafia Agrigentina".
Il Tribunale parlava, assolvendolo - il Tribunale che 'gli voleva bene' - di "patto elettorale ferreo, avallato dall'intervento di un mafioso come Vella. Un patto che costituisce una chiave per interpretare la personalità e consente di invalidare buona parte della linea difensiva di Mannino, volta a rappresentarlo come un politico immune da contaminazioni coscienti con ambienti mafiosi" o addirittura vittima di chissà quali complotti.
Nessun complotto, altro che immune da contatti mafiosi: questo sapeva che erano mafiosi, andava lì e faceva un patto elettorale ferreo con i capi mafia di Agrigento.
E poi aveva proseguito negli anni successivi.
Perché allora l'avevano assolto e perché adesso l'hanno di nuovo assolto?
Probabilmente, la motivazione oggi non c'è, abbiamo quella del primo grado, perché "non c'è la prova che l'accordo elettorale abbia avuto a oggetto una promessa di svolgere un'attività anche lecita, anche sporadica, per il raggiungimento degli scopi di Cosa Nostra".
Traduzione in italiano: E' provato che abbia fatto un patto elettorale con la mafia, è provato che ha incontrato i capi mafia, è provato che gli abbia chiesto i voti, è provato che quelli l'hanno votato... ma poi Mannino li ha fregati.
Cioè Mannino ha truffato la mafia e non ha dato in cambio quello che loro si aspettavano, o almeno non è provato che lui abbia dato qualcosa in cambio.
In appello, nel primo appello, il procuratore generale Teresi, invece, aveva dimostrato che cosa aveva dato in cambio Mannino, e aveva portato una sentenza fantastica, che è quella sul tavolino degli appalti in Sicilia.
Voi sapete che nelle zone "normali" la corruzione riguarda l'imprenditore che paga e il politico che prende.
In Sicilia e nelle zone di criminalità organizzata il tavolino ha tre gambe: c'è l'imprenditore che paga e dall'altra parte ci sono il politico e il mafioso che prendono.
Nella sentenza su questo tavolino a tre gambe, quello gestito da Salamone, il fratello del magistrato di Brescia. Filippo Salamone l'imprenditore agrigentino che gestiva il tavolino insieme ai mafiosi e ai politici.
C'è scritto che negli anni Ottanta, quando Mannino era segretario regionale, poi diventò ministro della DC, funzionava perfettamente il triangolo con i politici che prendevano i voti dai mafiosi, gli imprenditori che pagavano i mafiosi e i politici in cambio di appalti e i mafiosi che ricevevano appalti in cambio dei voti ai politici e della protezione agli imprenditori.
Sapete com'è andato quel processo? C'erano tre nomi di politici che facevano parte di questo patto, del tavolino: uno si chiamava Sciangula, uno Nicolosi ed era il presidente della Regione, democristiano, e l'altro si chiamava Mannino.
Sono nominati tutti e tre nella sentenza. Quale? Quella che condanna per il tavolino degli affari politico-mafiosi-imprenditoriali gli imprenditori e i mafiosi.
I mafiosi sono stati condannati, gli imprenditori sono stati condannati.
E i politici? Sono stati assolti. Voi capite la differenza che c'è fra un errore giudiziario e una diversa valutazione degli elementi.
Evidentemente quello che fanno i politici è meno grave di quello che fanno i mafiosi e gli imprenditori insieme ai politici.
Qualcuno potrebbe persino pensare che l'errore giudiziario non è soltanto quando viene condannato un innocente ma anche quando viene assolto un colpevole. Giusto?
In linea generale è così: l'errore giudiziario è quando il colpevole la fa franca o l'innocente viene condannato al posto del colpevole.
Ecco, spero che sia chiaro che cosa ho voluto dire: non è tanto importante, agli occhi del cittadino, se un politico ha commesso un reato oppure no, perché anche se si ritiene che non l'abbia commesso, che non ci sia la prova sufficiente che l'abbia commesso, importa se ci sono dei fatti che lo riguardano.
E voi vedrete che se leggerete la sentenza, la pubblicheremo appena ci sarà, le altre le abbiamo messe nel libro "Intoccabili" che abbiamo scritto Saverio Lodato ed io, vi renderete conto che di fatti ce ne sono a carico di Mannino.
Penalmente rilevanti? Non lo so, non spetta a me deciderlo.
Politicamente gravi? Quello si spetta a noi deciderlo!
Andare ai matrimoni dei mafiosi e poi dire "ero lì per la sposa" facendo finta di non conoscere lo sposo Gerlando Caruana?
Strano.
Assegnare le esattorie della provincia di Agrigento ai cugini Salvo, noti mafiosi?
Questo ha fatto Mannino.
Assumere al ministero un certo Mortillaro che era un uomo della mafia, che cosa è? Un fatto.
Andare a casa o ricevere a casa dei mafiosi per fare "patti elettorali ferrei" con la mafia, anche se poi secondo alcuni non è dimostrato il contraccambio, è un fatto grave o no?
E' un fatto grave.
E avanti di questo passo. Far parte del tavolino, ed essere garantiti per i voti, con i mafiosi e gli imprenditori è grave o non è grave?
Bene, di queste cose naturalmente non si è parlato e si è preferito parlare di errore giudiziario come se avessero processato Mannino al posto di qualcun altro.
Non è stato un abbaglio, non è stato un caso di omonimia o un sosia.
Volevano processare proprio Mannino e dovevano processare proprio Mannino perché questi fatti andavano esaminati.
Dopodiché, non basta non essere condannati per poter essere puliti, per poter fare politica a testa alta se si hanno sulla coscienza fatti come questi.
Naturalmente, sono cose che purtroppo non avete sentito e non avete letto, quindi cosa volete che vi dica?
Il solito nostro motto: passate parola."


Good morning everyone.
Today I want to talk about two sentences of which you have just heard. You knew a but without considering the merits, the other just have not heard about it and heard about, I think. Let's start from the second. Antonio Di Pietro, a few years ago, he said, as many of us do because we know the cards, Rete 4, which is unfair. Accurate: Rete 4, according to the Constitutional Court, by exactly 14 years should not belong to Berlusconi, or if you still belong, should no longer transmit terrestrial analogy, the channels that we see our remote control by pressing the number 4. Because no private individual can own more than two television networks and Berlusconi owns three. After that, pursuant to law shall specially made that allow it. So, speaking of the laws is strictly legal what happens in reality is unconstitutional and a few months, since January this year, it is also illegal as it was incompatible with European legislation, as you know, prevail: the Community law takes precedence over national law, then it would unseat. I say this because every time someone says that Rete 4 is abusive, even if legalized ex-post to do what you can not do, Mediaset lawsuit. I have had many causes, many have had cause for saying this simple and elementary truth. Well, usually these cases are to finish well in the sense that we bring the judgments of the Constitutional Court, now also the ruling of the European Court of Luxembourg, and judges for themselves. This time it's happened one more thing: Di Pietro has been seen to account with the filing of the lawsuit that Mediaset had to have said "Rete4 is unfair", the judge wanted to add a little more. Let's see. The sentence is 15 October, four pages.
The judge for preliminary investigations of Milan, Vincenzo Tutinelli, noted the request to dismiss the prosecutor in Milan, the fact that Mediaset has opposed the request for storage, held the hearing and has decided to close.
Why did you decide to file? Because there is no libel to say that Rete 4 is unfair.
Because there is defamation? Why Rete4 is unfair, then say it is not defamation but it's true.
The judge, who must also be witty, part of the vocabulary and goes to look up the meaning of the adjective "illegal."
He writes: "According to the Italian dictionary, the word" illegal "status activity done without having the right or permission.
E 'known use of the term with reference to illegal construction, where the activity is well qualified to have built without proper license or concession.
Just in reference to the phenomenon of unauthorized construction, may be somewhat interesting because, as well as for television broadcasts in this area - the houses built illegally - have intervened of laws that would provide amnesty to the ex post facto legitimizing illegal activity earlier. "
How often, after building a house without a license, or granting environmental permits comes the amnesty, the amnesty, and then one says "I am in good standing."
No, you are in order: you are an abuser from your friends in Parliament legalized.
"... Entitled to back the illegal activity before."
When you do that you could not, after you've had to put in order.
"The reference to illegal construction is also interesting because in this context, it was enucleated another category of illegal activities, those carried out under a provision declared illegal."
Here is another passage: the laws that after you have made it the abusive ex-post remedied, were later declared illegal even in the case of TV, of course, by the European Court in Luxembourg.
So we go from abusive homes on television abusive.
And here the judge - I repeat, is Vincenzo Tutinelli - a brief history, a Bignamini of Rete 4.
He says: "For some time broadcasting may be regulated by law providing for the needs of operators, given the scarcity of frequencies, an appropriate measure of concession by the state authority".
The granting of the State to provide, at local or national level as in our case.
In the acts is called the ministerial decree of 1999 which on one side rejects the claim of the plaintiff - Mediaset, for Rete 4 - frequency allocation.
In 1999 there was, remember, the race for the award of concessions: Rete4 had lost Europa7 Di Stefano had won and then when asked again Mediaset frequencies for Rete4 told him no.
On the one hand, the ministerial decree of 1999 rejects the request frequency by Rete 4, on the other authorizing a transitional measure, saying, "Keep well to use what you already have, until the authority of the Communications Regulatory Authority - AGCOM - will set a time limit under the law. "
AGCOM course what he did? It set no time limit so Mediaset has continued to transmit on the basis of this extension, illegitimate, for years and years now.
The authorities, of course, is not independent but appointed by the parties.
At that point, does not arrive until 2003 and then no period AGCOM intervenes again that the Constitutional Court as early as 1994 says: "Look what Rete4 must go on satellite or be sold" and she fixed the deadline: 31 December 2003.
Terrified, Berlusconi adopted the Gasparri Law 1. Ciampi sends it back, then we had a President who occasionally sent back some law unconstitutional - and at Christmas 2003, just days after the end, Berlusconi launches Decree save Rete 4, then lays out everything for the Gasparri Law 2 in April 2004.
At this point here is that in 2008 the European Court of Justice of European Communities in Luxembourg realize that Italy is outlawed.
"He said the illegality of the legislation that allowed the deferral of the effects of the measure, allowing the occupants of the frequencies of fact."
Treats them just like squatting, as those who occupy public buildings and there are installed inside.
These squatting public airwaves.
Establishes the illegality of the rule, which allows occupants to continue to occupy the frequencies, albeit always provisionally definitive because it is a transient never ends!
Here cites the entire Court of Justice is said that this impact, given that EU law takes precedence over national law.
"This ruling shows that there is a conflict with Community law of the entire Italian television system and the continuing occupation of the frequencies by the plaintiff of today" that is, Mediaset.
Mediaset is doing what is contrary to European law, even if it is legitimated by the ad hoc Italian laws that fell in front of European orientation.
"He says the contrast between European law and the temporary authorization to send the person who previously occupied frequencies."
This is the key sentence: "The national court is unable to depart from the view expressed in the European headquarters."
What does it mean? The Council of State had asked the European Court in Luxembourg to find out if what is happening in Italy is or is not in line with Europe, now that he has learned from the European Court that we are completely banned, can not pretend to care nothing, indeed can not deviate from that orientation, should make it their own.
Why? Why "ubi maior, minor cessat, Italian law has no respect for the ruling of the European Court, then in December when the State Council will have to decide what to do about complaints from Di Stefano for Europa7, will do just that stuff here!
Indeed, it would even be permitted himself to remove the frequencies to give to Rete4 Europa7, because the law upheld in the ruling of the European Court.
And there's nothing to be done.
"For this reason, the character of the statements complained of unfairness mentioned - those of Di Pietro - would result from unlawful license granted by the Court of Justice of European Communities to the entire Italian legal system since 1997, and implementing measures of this system. "
In short: "It 's very difficult to believe the defamatory statement made by a person" - Di Pietro - where the same assertion is in fact set forth by the European Court of Justice a few years later.
Peter simply said that even then he reiterated the European Court in Luxembourg.
Then there are two conclusions.
First, in December, the State Council should, in this court - a lawyer, and understands these things - do away with this abuse but not the television building, to the detriment of citizens and against a competitor as Europa7 Francesco Di Stefano.
And this explains why, as even the lawyers know of Mediaset, ques'estate the government tried to make yet another save Rete 4 to arrange another time his business and put it aside because so much Europe, in the infringement proceedings that might arise, will decide later this year.
And now, in a desperate attempt to ensure that the Council of State does not remove the frequencies Rete4 what did the government set to AGCOM, that remained in default for all these years?
He stated that the frequencies Europa7 Rete4 not minister to him, that illegally occupies is also entitled by law unlawful.
No, the frequencies are removed to Rai1!
Think we have a television instead of abusive and it did raise the frequency rises to Rai1 which is absolutely justified!
Rai1 will have to sacrifice some of its transmission frequencies to give to Europa7 so that Rete 4 continues to illegally occupy the frequencies which it has no as it is, without a license.
Do you realize what is happening in absolute silence?
There is no one, not even in the so-called opposition, which has talked about this we have heard references to conflicts of interest and television business in the wonderful speech Uolter Veltroni at the Circo Massimo.
Finally, there is a wonderful reference to Article 21 of the Constitution, to show that, fortunately, some judges still on the right of criticism refers to the Constitution.
He said: "It should be remembered that Article 21 protects not only the ideas favorable or inoffensive or indifferent, as opposed to mainly aimed at ensuring the freedom of their opinions clash, shaking, restless with the result that they can not predicated control except within the limits of continence exhibition.
Of course, if one begins to insult ... but if one uses the appropriate terms, can make even the harshest criticism.
Why? Because freedom of expression protected by Article 21 of the Constitution protects the right of applause but the right of criticism, first of all.
And this is the first ruling.
The second, at least you've heard the title, is that relating to Calogero Mannino, former regional secretary of the DC, a former Christian Democrat minister, passed away quietly, smoothly, from first to second republic and now happily sitting in the Senate with the UDC.
The Union of Cuffari, of Casini and Cesa. It also Mannini.
Well, the other day he was acquitted in the second appeal trial of the charge of collusion with the Mafia.
The formuletta that put the usual political cover when they perform a test and say that the evidence is insufficient.
It 's the usual paragraph 2 of Article 530 of the Code of Criminal Procedure, the same who had entered the ruling at first instance that absolved Andreotti, also there for lack of evidence.
The same people who put acquitted when the President of the Province of Palermo, Francesco Musotto.
The same processes that have made for many, many charges of course, Berlusconi, starting with the Court of Cassation on bribes to the Guardia di Finanza.
Well, the judgments, as is known, are respected, he notes, expect the reasons, if you are not shares you hold in the next seat.
Perhaps the attorney general of Palermo will use again in the Supreme Court, in reverse of what had happened the last time when Mannino, acquitted at first instance for lack of evidence on appeal was sentenced to 5 years and 4 months, and had appealed the ruling to the Supreme Court had given him reason to say that the motivation was poorly written, had to restructure.
He had pushed back the trial to the Court of Appeals for failure to state reasons why rifacesse the Court of Appeal, it was rebuilt, this time the courts have acquitted for lack of evidence, that is considered inadequate, the same evidence that their colleagues in the same Court of Appeal had considered sufficient.
This time will probably be the prosecution to appeal before the Supreme Court and if so perhaps it may be that the Supreme Court references the process back to make a third appeal process.
One will say "we're crazy to do so." Are the pros and cons of the system we have in Italy, which allows many appeals, which would permit various levels of courts, provides that whenever the judges evaluate the evidence differently from that of their colleagues earlier.
Others see the glass half full and who is half empty, is always the case.
It 's a matter of discretion.
What's interesting to us citizens, to me a journalist?
Particularly interested to know if there are elements of such talk, emerged in this process.
If there is a serious matter for the fact that this gentleman does politics in Parliament, of which we can take action regardless of what the courts decide on the configuration of the offense on the basis of those elements.
We have facts from which to start? There were facts surrounding that process?
Then we said, the judge is perfectly free in a particular area so uncertain as the crime of collusion with the Mafia, to establish that he felt the second exchange between the politician and the Mafia or is not sufficient evidence to establish that the exchange.
Why do I say? Because this ruling is very useful to understand the difference there is between an acquittal - would once have been said - for lack of evidence or acquittal for a different assessment of the evidence by judges of varying degrees, and instead the error judiciary.
Every time you perform someone who had been arrested, as in this case, or even investigated or convicted once, just click the shriek general: "behold, it was a miscarriage of justice."
It's not that, it may well be that one is arrested, indicted and later acquitted and no one has committed no judicial error.
Also because the information needed to arrest someone before the trial or to remand someone are different from those that are needed to convict him.
Just a lot less to arrest a person not to condemn it.
I usually stop when there are serious indications, and when there is a danger that pollute the evidence or intimidate witnesses, or commit other crimes or escapes, making the process however vain.
That is someone who often stops before the process: to ensure that the process can be done genuinely.
Then if the process does not reveal other things than those which arose at the time of arrest, what can be done and there was no miscarriage of justice.
The elements were to arrest and convict those for no.
You have to know things to talk about. Here, however, always talks about those who do not know anything. And then said: "see? Was a miscarriage of justice."
There was no miscarriage of justice in the case of Mannino.
Mannino was arrested in the early nineties and has remained in prison for two years.
The arrest did not do so the proxy box, the prosecutor asked the Caselli.
Two prosecutors, Teresa Principato and Vittorio Teresi, and that stop has been confirmed.
E 'was ordered by GIP, of course, confirmed by three judges of the review. Two PM, a GIP and three members of the review, we are already six.
Has used its defense to the Supreme Court, the Supreme Court ruled in sections joined together. Are combined into nine sections: the nine sections of the units have confirmed the need to keep it inside, and we are nine and six fifteen.
Then they asked for his release on health grounds, the court of review in Palermo, three other judges have said no.
Eighteen judges from different cities, locations and functions have decided that Mannino had to stay in jail.
It 'obvious that they can not all be visionaries all or resent him.
So how come he was arrested and has now been fulfilled?
Simple: there's evidence to arrest him and according to the judges there was sufficient evidence to convict him.
According to the judges of the second appeal, while according to the judges of the first appeal the elements were there and gave him five years and four months.
What is the problem? And 'that we live in a system where there are too many levels of courts, where judges make the bill too.
Of course, this is a guarantee, because many eyes see better than a few, but on the other hand, there is always the possibility that each eye to see its way, and then there are reversals of decisions and assessments.
It 's all physiological, although it seems strange, in our system this result is paradoxical.
Then there is an agreement that we would not accept to be together and not entrust the Justice Courts, for which reason the newest.
At the end of the appeals, the last sentence, one that becomes final, it's that good.
But who tells us that the last is not that good and was better than the last but one?
It 'an agreement in this case, some have said there are other elements that are not said enough, and while we know these elements, so that we can at least judge the person?
After the offense has taken its course, we'll see how it will end, but we have to cover the facts about the person.
So what are the facts?
The facts are, for example, Mannino already by the Court that acquitted him in first grade were judged badly, in terms of political and ethical.
'E' to obtain evidence that in 1980-1981 Mannino had signed an electoral agreement with a member of the family of Cosa Nostra Agrigento Antonio Vella - there was even a meeting at home with this scoundrel - and later with other mafia bosses Agrigento.
The Court spoke, fulfilling - the Court that 'he loved him' - the "iron electoral pact, endorsed by the intervention of a mafia-like Vella. A covenant which is a key to interpret the personality and allows you to invalidate a good part of the defensive line Mannino, seeking to represent him as a politician with aware environments free from contamination mafia "or even the victim of some kind of conspiracy.
No plot, nothing but free from contact mafia mobsters he knew that they were, went there and made an electoral pact with iron heads Mafia in Agrigento. And then he continued in subsequent years. Why then were discharged, and because now they have again acquitted? Probably, there is no justification now, we have that the first grade, because "there is evidence that the election agreement has been subject to a promise to perform a task also permitted, although sporadically, to achieve the purposes of Cosa Nostra. " Italian translation: It 's proved that has made an electoral pact with the Mafia, there is evidence that met the heads mafia, there is evidence that he asked for votes, there is evidence that those they voted ... but then fregati.Cioè Mannino Mannino them cheated and did not give the Mafia in return for what they expected, or at least there is no evidence that he has given something in return. On appeal, the first appeal, the Attorney General Teresi, however, showed that it had given in exchange Mannino, and had led a wonderful sentence, which is on the table of the contracts in areas Sicilia.Voi know that "normal" the corruption concerns the contractor to pay and the politician who takes it. In Sicily and in areas of organized crime, the table has three legs: the employer is paying and on the other hand there are the politicians and the mafia taking.
In ruling on this three-legged table, the one run by Solomon, the brother of the judge in Brescia. Philip Salamone Agrigento entrepreneur who ran the table with the mafia and politicians. It says that in the eighties, when Mannino was the regional secretary, then became minister of DC, it worked perfectly on the triangle with the politicians who took votes from the mafia, the entrepreneurs who paid the mafia and politicians and mobsters in exchange for contracts that received contracts in exchange for votes for the political and security contractors. Do you know how was that process? There were three names of politicians who were part of this covenant, the table: one was called Sciangula, Nicolosi and was a regional president, Democrat, and the other was called Mannino. All three are appointed from the awards. What? What condemnation of the table of business-political-mafia gangsters and business entrepreneurs. The mobsters were convicted, employers have been convicted. And politicians? Were acquitted. You understand that there is a difference between a miscarriage and a different assessment of the elements. Apparently what they do is less serious than the politicians what they do with the mafia for politicians and entrepreneurs. Some might even think that the miscarriage of justice is not only when he is sentenced an innocent man but also when the guilty are acquitted. Right?
Generally, it is the case: the miscarriage of justice is when the guilty gets away or is convicted the innocent instead of guilty.
Here, I hope it is clear what I wanted to say is not as important in the eyes of the citizen, if a politician has committed a crime or not, because even if you think that he has not committed, there is no evidence sufficient that the applicant has committed, whether there are any facts relating to it.
And you will see that if you read the sentence, we will publish it soon will be, the more we have put them in the book "Untouchables" we wrote Saverio Lodato and I, you will realize that in fact there are a load of Mannino.Penalmente relevant? I do not know, not for me to decide. Politically serious? That is up to us to decide! Go to the marriages of the mafia and then say "I was there for the bride" pretending not to know the groom Gerlando Caruana? Strange. Allocate tax payments to the province of Agrigento Salvo cousins, known mobsters? This has Mannino. Take a Mortillaro that the ministry was a man of the mafia, what is? A fact. Go home or receive home of the mafia to do "ironclad electoral pacts" with the mafia, even though some say there is no evidence the return, is a serious matter or not? It 's a serious matter. And this step forward. Being part of the table, and be guaranteed the votes, with the mafia and entrepreneurs is serious or not serious? Well, of course these things were not discussed and it was preferred to talk about miscarriage of justice as if they had tried Mannino instead of someone else.
It was not a mistake, it was not a case of homonymy or a double. They wanted to process their own Mannino Mannino and had to try because these facts were examined. Then, as you just will not be condemned for being clean, in order to make policy head-on if you have facts like these on my conscience. Of course, these are things that unfortunately have not heard and you have not read, so what can I say? The usual motto: Spread the word. "

Nessun commento:

Posta un commento