Unici Colpevoli : I cittadini - 02/06/2008
Trascrizione audio per non udenti:Buongiorno a tutti. Spero si possa ancora dire che l’intervento del Capo dello Stato in occasione della festa del 2 giugno tenuto ieri è stato tutt’altro che soddisfacente. Io per esempio non l’ho condiviso per niente. Non perché i principi che ha enunciato non siano giusti: basta con l’intolleranza, basta con le ribellioni allo Stato. Dipende da che cosa sta dicendo e a chi si sta riferendo. Si riferiva a Bossi? Che ha di nuovo minacciato che se non si faranno le riforme che vuole lui di marciare su Roma con cinquecentomila padani, peraltro tutti da individuare. Non si sa se questa volta armati, disarmati, travestiti da Obelix, o come diavolo si presenterebbero. Si riferiva a Berlusconi, che si è appena ribellato allo Stato, cioè agli arresti disposti dalla magistratura napoletana per lo scempio dei rifiuti, per le discariche truccate, per la monnezza non trattata che veniva nascosta sotto lievi coltri di monnezza trattata e magari anche profumata con la calce viva come dalle intercettazioni dell’enturage di Bertolaso e dalla immarcescibile FIBE-FISIA del gruppo Impregilo che hanno continuato a lucrare soldi nostri senza smaltire un grammo di rifiuti? Si riferiva a ..? Chi sono quelli che si ribellano allo Stato? Sono quelli che vogliono abolire le intercettazioni perché funzionano troppo, come hanno dimostrato anche in questo caso? Berlusconi ha approfittato del ricevimento al Quirinale per primo giugno per annunciare una legge contro le intercettazioni, cioè per disarmare una magistratura che già è stata messa in ginocchio da quindici anni di riforme di destra e sinistra che ormai provocheranno a ben breve il risultato della chiusura di alcuni tribunali e di alcuni uffici giudiziari che dichiareranno fallimento. Chi si ribella allo Stato è per caso chi manda a fare carotaggi e analisi a Chiaiano e poi dà i risultati prima che siano finiti i carotaggi medesimi dicendo che va tutto bene e che quello è il posto giusto per portarci l’immondizia? In una delle poche oasi incontaminate, dove si coltivano frutti di eccellenza, dove a pochi passi ci sono gli ospedali, nel centro della città. Quelli che si ribellano allo Stato chi sono? Sono quelli che dal 1999 calpestano le sentenze della Corte Costituzionale, del Consiglio di Stato, della Corte Europea di Giustizia, le messe in mora e le procedure di infrazione della Commissione Europea sulle frequenze concesse a Rete4 senza concessione, anziché a Europa7, che la concessione ce l’ha? Chi si ribella allo Stato chi è? Quello che stava facendo fallire definitivamente Alitalia dopo aver messo in fuga i francesi di Airfrance che l’avrebbero probabilmente salvata? Chi si ribella allo Stato è per caso il senatore Schifani, presidente del Senato, che oggi regala le costituzioni ai bambini e che ha dato il suo nome, Schifani, a una delle leggi più incostituzionali che si ricordino, il “lodo Schifani”, che garantiva l’impunita alle cinque più alte cariche dello Stato, soprattutto a una, la più bassa, e che fu incenerito dalla Corte Costituzionale nel 2003? Chi si ribella allo Stato sono i politici campani, di cui Napolitano fino a prima di essere eletto presidente della Repubblica faceva parte, perché è li che aveva il suo collegio elettorale, che hanno creato per quindici anni l’emergenza immondizia e che adesso pretenderebbero di farla risolvere dagli stessi che l’hanno creata, compreso Bertolaso, che due anni fa era commissario alla monnezza e che non ha combinato niente, come tutti gli altri e che adesso viene riproposto, come la peperonata che ritorna sempre su, a risolvere un problema che anche lui ha contribuito a creare e ad aggravare? Chi si ribella allo Stato è chi non ha dato la protezione a questo imprenditore che aveva cominciato a parlare e che per questo è stato ammazzato, come tutti quelli che parlano in Campania, come in Calabria, come in Sicilia? Chi si ribella allo Stato è forse chi ha definito in campagna elettorale “eroe” Vittorio Mangano, cioè un malavitoso che non ha parlato? Allora, se in questo Paese gli eroi sono i mafiosi che non hanno parlato, allora questo che è stato ucciso per ha parlato non era un eroe. Dobbiamo decidere...
Ma temo che non intendesse parlare di queste categorie e di questi suoi colleghi il Capo dello Stato in questo suo, per così dire, infelice discorso per la festa della Repubblica. Temo che si riferisse alla gente di Chiaiano che difende la sua oasi, che difende la sua qualità della vita, che difende la possibilità di andare prima a verificare se un sito è o non è idoneo a ricevere rifiuti, e poi dopo utilizzarlo. E non viceversa. Ma è tutto sconvolto, non solo il vocabolario delle nostre istituzioni. È sconvolta la logica, è sconvolto l’ordine pubblico, è sconvolta la Costituzione. Di fatto vengono sospese le garanzie costituzionali, vengono vietate le manifestazioni come simboli di complicità con la monnezza e viene espropriata la magistratura del suo diritto-dovere di perseguire i reati e presto non avremo più nemmeno il controllo delle intercettazioni. Avremo l’esercito che andrà a militarizzare sempre più spesso, come peraltro Beppe Grillo aveva previsto, le situazioni che la politica non riesce più a governare se non con la forza, con i manganelli e con l’uso delle armi.
Stefano e Luigi, nel blog di Beppe Grillo, mi chiedono di spiegare la sentenza del Consiglio di Stato, sul caso Europa7. Che sarebbe il caso di chiamare “caso Rete4”, in realtà. Diciamo lo scandalo delle frequenze negate a Europa7 da nove anni da parte dello Stato, al quale qualcuno si è ribellato, ma non era la gente di Chiaiano e non era nemmeno l’imprenditore di Europa7, Francesco Di Stefano. È l’azienda del nostro presidente del Consiglio, che non ha nemmeno bisogno di ribellarsi perché è da 25, 30 anni, fin dai decreti che Craxi faceva su misura per il Cavaliere, riesce a comandare in materia televisiva sia prima, sia durante, sia dopo la sua permanenza al governo. Le leggi in materia televisiva, da 25 anni a questa parte, le scrive sempre Berlusconi. Solo che prima era costretto a pagare Craxi per sdebitarsi, mentre adesso le fa direttamente lui e quindi non deve più pagare nessuno. Diciamo che risparmia. A me piacerebbe molto poter spiegare questa sentenza del Consiglio di Stato, ma questa sentenza del Consiglio di Stato non c’è. O meglio, c’è, ma i vertici del Consiglio di Stato hanno pensato bene di chiuderla in una cassaforte sabato mattina, poi se ne sono partiti per il weekend lasciando ai giornalisti un comunicato scritto in ostrogoto, forse in sanscrito. Nessuno ha capito cosa voglia dire, quindi dobbiamo andare a tentoni. Diciamo, fidandoci di alcune parole chiave che emergono in questo comunicato. Domani speriamo di avere finalmente la sentenza sotto mano. Qual è il problema? Il problema nasce nel 1999 quando lo Stato italiano decide di riassegnare, secondo dei criteri previsti dalla legge, per gli otto soggetti che hanno titolo a trasmettere su scala nazionale. Si presentano vari pretendenti: si presenta la Rai con le sue tre reti, si presenta Mediaset con le sue tre reti, si presenta l’allora Telemontecarlo, si presentano vari soggetti presenti all’epoca - Telepiù, c’era ancora Telepiù nero – si presenta anche questo nuovo editore, Francesco Di Stefano, con due reti: una è Europa7, l’atra è 7plus. Vince la concessione a trasmettere su scala nazionale con una di queste due reti, Europa7, mentre perde la concessione nazionale Rete4. Perché? Perché fin da cinque anni prima la Corte Costituzionale aveva stabilito che Mediaset, come tutti i soggetti privati, non può possedere più di due reti sull’analogico terrestre, cioè sul nostro telecomando classico che utilizziamo per cambiare canale. Quindi, una delle reti o viene ceduta, o viene trasferita sul satellite liberando le frequenza dell’analogico terreste, che sono limitate e che quindi devono andare a chi ne ha diritto. Nella fattispecie, Europa7 ha vinto la concessione e quindi dovrebbe avere le frequenze. Chi c’è al governo in quel periodo? Massimo D’Alema. Il governo D’Alema fa un bel decreto ministeriale in cui dice Europa7 ha diritto, anzi davanti all’authority che si è occupata di esaminare i requisiti delle varie televisioni che chiedono di poter trasmettere, Europa7 ha addirittura vinto su tutte le altre per la qualità dei programmi del suo progetto di palinsesto che ha presentato. In questo decreto c’è scritto che quindi Europa7 ha diritto di trasmettere, ma si dimenticano di precisare su quali frequenze esattamente, perché? Perché le uniche frequenze libere sono quelle che sono ancora occupate da Rete4 e da Telepiù Nero. Rete4 di Berlusconi, Telepiù Nero degli amici di Berlusconi, i quali naturalmente non hanno alcuna intenzione di liberarle se il governo non glielo imporrà. E il governo non glielo impone, anzi, consente a Mediaset di continuare a trasmettere su quelle frequenze anche senza concessione per Rete4, in attesa di nuovi sviluppi. Per cui Rete4, formalmente abusiva, cioè senza più concessione, ottiene una proroga che non si sa quando finirà. A questo punto interviene la Corte Costituzionale per la seconda volta. La prima volta nel ’94: principio antitrust, due reti per ogni soggetto privato, la terza, via. Dato che nessuno ha fatto niente in quei sette anni, nel 2001 la Corte Costituzionale torna a ribadire: “guardate che Mediaset deve scendere da tre reti a due. È incostituzionale non agire. È incostituzionale ogni legge che le consente di trasmettere su tre reti. Panico, ovviamente, in Mediaset, ma chi c’è al governo? C’è Berlusconi. Con l’apposito ministro Gasparri. Prima versione, viene bocciata da Ciampi perché incostituzionale. Dicembre 2003. A questo punto a Natale del 2003, Berlusconi in persona firma un decreto legge che si chiama “salva Rete4”. Cioè decide che Rete4 può continuare a trasmettere. Nel frattempo entra in vigore la Gasparri 2, questa Ciampi la firma. Nell’aprile del 2004, la Gasparri 2 stabilisce che, fino al momento in cui entrerà in vigore il digitale terrestre, Rete4 potrà trasmettere, perché tanto il digitale terrestre è dietro l’angolo. Gasparri lo prevede nel 2006. Digitale terrestre moltiplicherà il numero delle rete a centinaia e centinaia, tutti avranno centinaia di televisioni tra le quali scegliere, per cui che saranno mai quelle piccole tre reti di Mediaset? Rete4 quindi può rimanere. Naturalmente è tutta una balla. Il digitale terrestre non esiste nemmeno oggi. Siamo nel 2008. Non esisterà nemmeno del 2010. Non esisterà nemmeno nel 2012. Forse, si dice, arriverà nel 2015, ma molto probabilmente arriverà prima la televisione su Internet che lo supererà e lo renderà già vecchio. In ogni caso era una balla, era una truffa, che è servita a procrastinare sine die questa fase transitoria che non finisce mai, perché è in vista di un digitale terrestre che non arriva mai. E intanto Di Stefano continua a rimanere al palo con la sua televisione, per la quale ha investito una marea di soldi per creare un centro di produzione di 22.000 metri sulla Tiburtina, otto studi di registrazione, gli uffici, le tecnologie, la library con tremila ore di programmi. Tutto ciò era necessario appunto per ottenere la concessione. E tutto questo è una Ferrari che arrugginisce nel garage. Perché? Perché non gli danno le frequenze. Non gliele da il centrosinistra. Non gliele da Berlusconi nei cinque anni di governo. Lui si rivolge, come fa un cittadino modello, ai tribunali. Il TAR, che gli da parzialmente torto. Ricorre al Consiglio di Stato. Il Consiglio di Stato, per far passare un po’ di tempo, o forse perché non ha chiaro qual è il problema, manda tutto alla Corte di Giustizia Europea chiedendo se le normative italiane che consentono questa situazione e che sono state create nel corso degli anni da destra e sinistra, sono o non sono compatibili con le norme europee. Anche la Corte di Giustizia Europea non è che impieghi poco tempo per studiare il caso, anche perché è un caso unico al mondo, e alla fine il 31 gennaio di quest’anno, il 2008, emette la sua sentenza: le norme italiane che consentono a Rete4 di trasmettere al posto di Europa7 in questa infinita fase transitoria sono contrarie al diritto comunitario, quindi sono illegali, quindi lo Stato italiano le deve disapplicare. È come se non esistessero. Perché? Perché il diritto comunitario vale più delle normative nazionali. Quindi il governo potrebbe sbaraccare la legislazione attuale, imporre a Rete4 di sparire dall’analogico terrestre, levarle comunque le frequenze – che non sono di Rete4, sono nostre, sono un bene pubblico, che viene dato in concessione a un privato se rispetta delle regole, ora che si dice che non rispetta quelle regole, perché quelle europee valgono più di quelle italiane, toglie le frequenze e le dai al legittimo, non proprietario, ma colui che legittimamente le può utilizzare in base alla concessione vinta nel ’99. Invece il governo Prodi ormai è semi defunto, è appena caduto, è in fase – diciamo – di disbrigo degli affari correnti in attesa delle elezioni. Non se la sente di fare ciò che nemmeno prima, quando era nel pieno delle sue funzioni Gentiloni aveva mai fatto, e cioè dare le frequenze a chi ne ha diritto, e quindi viene varato un decreto per ottemperare a varie prescrizioni che ci fa l’Europa, tranne questa della Corte Europea di Giustizia. Nel frattempo la Commissione Europea, cioè il governo d’Europa, il governo Barroso tramite il commissario Kroes, ha aperto una procedura di infrazione sulla Gasparri a proposito di un altro “buco” della Gasparri, e cioè il fatto che la Gasparri garantisce l’accesso a questo mitologico digitale terrestre solo ai soggetti che sono già presenti sull’analogico, e cioè Mediaset e Rai. Invece di aprire il mercato, come ci era sempre stato raccontato, proprio la legge Gasparri, fa entrare nel digitale terrestre solo quelli che sono già presenti nell’analogico terrestre, il che significa non solo che oggi abbiamo il duopolio Rai-Mediaset, ma che ce lo avremo per sempre. Per l’eternità, perché nessuno di quelli esclusi oggi dall’analogico terrestre potrà entrare nel digitale terrestre. E per questo ci ha messo in mora nel 2006 avvertendoci che se entro un paio di anni non avessimo sbaraccato la Gasparri, sarebbe partita una multa retroattiva proprio dal 2006 fino addirittura ad arrivare a 3-400.000 euro al giorno, che se li spalmiamo su tre anni diventano addirittura 300 milioni di euro che ci potrebbero capitare se entro qualche mese la Gasparri non fosse risolta. A questo punto arriva il governo Berlusconi. Torna Berlusconi per la terza volta. Tenta immediatamente di fare un colpo di mano, cioè di rispondere all’Europa dicendo “chi ha avuto, ha avuto. Chi ha dato ha dato. Scurdammoce ‘o passato” e scurdammoce soprattutto le sentenze della Corte Costituzionale, le sentenze della Corte Europea, la messa in mora della Commissione Europea, la procedura di infrazione. Lo status quo rimane così, finché non ci sarà il digitale terrestre. Cioè in un futuro che forse arriverà tra sei, sette anni. Vogliono stabilire e cristallizzare una situazione illegale, per evitare di dare a Europa7 ciò che anche la Corte Europea ha stabilito sia suo diritto avere. Ultima puntata, sabato, il comunicato che annuncia la sentenza. Sentenza che dovrebbe chiudere questo contenzioso che è basato su ben sette cause che Europa7 ha fatto allo Stato italiano. Dice, in sintesi, il comunicato che: “il ricorso che aveva fatto Mediaset, - qui si parla di RTI, perché è la società che si chiama così – viene respinto, e spetterà all’amministrazione, cioè al governo, cioè al sottosegretario ad personam, o ad aziendam, Paolo Romani, applicare la sentenza della Corte Europea di Giustizia e rideterminare le frequenze in base alle richieste di Europa7”. Che cosa voglia dire tutto questo, non lo sappiamo. Non sappiamo se il Consiglio di Stato dice al governo: “dai le frequenze a Europa7 e toglile a Rete4”. Oppure: “decidi tu come vuoi”. Oppure: “facci sapere cosa vuoi fare, dopodichè noi stabiliremo quale sarà il risarcimento che dovremo dare a Europa7, senza che però nessuno le dia le frequenze”. Sono formule ambigue che però speriamo finiscano domani, quando arriverà finalmente il testo completo della fatidica sentenza. Quello che si può arguire fino a questo momento è che il Consiglio di Stato affida al governo Berlusconi di risolvere un problema che è stato creato dai governi Berlusconi per favorire l’azienda di Berlusconi; oltrechè dalla cosiddetta opposizione di Berlusconi che ha remato dalla sua parte, come sempre è avvenuto in materia televisiva. Vedremo che cosa dirà la sentenza. Certo che affidare a Berlusconi la risoluzione del problema Rete4/Europa7 ricorda tanto l’affidare a Berlusconi e a Bertolaso la risoluzione del problema della monnezza, d’accordo con Bassolino. Cioè d’accordo con l’altro, che con Berlusconi e Bertolaso ha collaborato a crearlo. È come se, di fronte a un delitto, si affidasse il compito di risolvere il caso all’assassino."
Good morning everyone. I hope we can still say that the intervention of the Head of State at the festival on June 2 held yesterday was far from satisfactory. For example I have not shared at all. Not because the principles enunciated are not right: no more intolerance, enough with the rebellion to the state. It depends on what you are saying and to whom you are referring to. Bossi was referring to? Which again threatened that unless we make the reforms that he wants to march on Rome with five hundred thousand Po, however, all to find. It is not known if this time armed, unarmed, disguised as Obelix, or whatever would be found. He was referring to Berlusconi, who has just rebelled against the state, that is placed under arrest by the magistrate for the destruction of Neapolitan waste to landfills-fixing, for the untreated garbage that was slightly hidden under layers of garbage treated and perhaps even perfumed with quicklime as the interception of dell'enturage Bertolaso and incorruptible FIBE-FISIA Impregilo group who continued to profit from our money without an ounce of waste disposed of? He was referring to ..? Who are those who rebel against the State? They are the ones who want to abolish the interceptions because they work too, as demonstrated in this case? Berlusconi has taken advantage of the reception at the Quirinale for June 1 to announce a law against eavesdropping, that is to disarm a judiciary that has already been brought to its knees for fifteen years of reform left and right now that will result in well short of the result of the closure some courts and some courts to declare bankruptcy. Who rebels against the state who happen to be sent to do core drilling and analysis Chiaiano and then gives the results before they are finished drilling the same saying that all is well and that this is the place to bring the garbage? In one of the few unspoiled oasis, where they grow fruits of excellence, where just a few steps there are hospitals in the city center. Those who rebel against the State who are they? They are those who flout the rulings of the 1999 Constitutional Court of the State Council, the European Court of Justice, the formal notice and the infringement procedures by the European Commission granted Rete4 frequencies without a license, rather than Europa7 that the grant has it? Who is who rebels against the state? What he was doing final failure Alitalia after putting away the French that they would probably Airfrance saved? Who rebels against the state is the case for Senator Schifani, chairman of the Senate, which now gives the constitutions of the children and gave his name, Schifani, one of the most unconstitutional laws that you remember, the "Schifani award, which guaranteeing impunity to the five highest offices of state, especially by one, the lowest, and that was incinerated by the Constitutional Court in 2003? Who are the rebels against the state policy of Campania, of which up to Napolitano before being elected President of the Republic was part, because it is them who had his own constituency, they have created for fifteen years, the emergency garbage and now he wishes to solve it by those who created it, including Bertolaso, who two years ago it was rubbish and that the Commissioner has not combined at all, like everyone else and that now is proposed, such as peppers that always comes back up, to solve a problem that he also helped create and exacerbate? Who is he who rebels against the State did not give protection to this entrepreneur who had started talking and that is why he was murdered, as all those who speak in Campania, as in Calabria, Sicily? Who is it who rebels against the state in the election campaign called "hero" Vittorio Mangano, that is, a gangster who has not spoken? So, if this country's heroes are gangsters who have not spoken, then this has been discussed killed was not a hero. We have to decide ...
But I'm afraid that did not mean to speak of these categories and those of his colleagues at the Head of State's, as it were, unfortunate speech to celebrate the Republic. I fear that he meant to the people of Chiaiano he defends his oasis, he defends his quality of life, defending the possibility of going first to see if a site is or is not eligible to receive waste, and then after using it. And vice versa. But it's all upset, not only the vocabulary of our institutions. It upset the logic, is upset public order, is shocked by the Constitution. In fact, constitutional guarantees are suspended are prohibited events as symbols of complicity with the rubbish is expropriated and the judiciary of its right and duty to prosecute crime and soon we will have even more control of interceptions. We will militarize the army that will increasingly, as predicted, however, Beppe Grillo, the situations that the policy is no longer able to govern if not by force, with batons and the use of arms.
Stefano and Luigi, Beppe Grillo's blog, they ask me to explain the decision of the Council of State, on the case Europa7. What would it be called "case Rete4", actually. Let's say the scandal refused to Europa7 frequencies for nine years by the State, to which someone has rebelled, but it was the people of Chiaiano and was not even the entrepreneur Europa7, Francesco Di Stefano. The parent company of our Prime Minister, who does not even need to rebel because it is 25, 30 years, since the decrees that Craxi was tailored to the Knight is able to control on television before, both during and after his term in office. The laws on television for 25 years now, always write the Berlusconi. Just before he was forced to pay for Craxi repay, and now makes him directly, and then no longer have to pay anyone. Let's say you save. I would love to explain this decision of the Council of State, but this ruling Council of State is not there. Or rather, there is, but the leaders of the State Council have seen fit to close it in a vault on Saturday morning, then he left for the weekend leaving a written statement to reporters in Ostrogoths, perhaps in Sanskrit. No one understood what it means, so we have to grope. We say, trusting in some key words that emerge in this release. Tomorrow we hope to finally have the sentence at hand. What is the problem? The problem started in 1999 when the Italian state decides to relocate, according to the criteria laid down by law, for the eight persons who are entitled to broadcast on a national scale. We have several suitors: Rai looks with its three networks, is presented with his three Mediaset networks, then presents the Telemontecarlo, there are various parties present at the time - Telepiù, there was still Telepiù black - will This also presents new publisher, Francesco Di Stefano, with two goals: one is Europa7, ATRA is 7plus. He won the concession to broadcast on a national scale with one of these two networks, Europa7, while losing the national license Rete 4. Why? Because the first five years since the Constitutional Court ruled that Mediaset, like all private entities can not own more than two terrestrial networks analogy, that we use on our classic remote control to change channels. Thus, a network or is sold or is transferred to the frequencies of analogue terrestrial TV, which are limited and must therefore go to those who qualify. In this case, Europa7 won the award and therefore should have the frequencies. Who is the government at that time? Massimo D'Alema. The D'Alema government does a nice Europa7 ministerial decree in which he says has the right, even before the Authority who worked to examine the requirements for applying for the various television broadcast, Europa7 has even won over all others for quality programs of its draft schedule they have made. In this decree it says that Europa7 then has the right to transmit, but they forget to specify on which frequencies exactly, why? Why frequencies are the only ones that are still occupied by Rete4 Telepiù Black and Berlusconi's Rete 4, Telepiù Black friends of Berlusconi, who naturally have no plans to free him if the government does not impose. And the government does not require him, in fact, allows Mediaset to continue broadcasting on those frequencies without a license for Rete 4, pending new developments. So Rete4, formally illegal, that is, without concessions, get an extension you do not know when it will end. At this point, the Constitutional Court for a second time. The first time in '94: antitrust principle, two private networks for each subject, third, forth. Since no one has done anything in those seven years, in 2001 the Constitutional Court once again reiterate: "Look at that Mediaset has to go down by three goals to two. It is not unconstitutional act. It is unconstitutional any law that allows it to broadcast on three networks. Panic, of course, Mediaset, but who is the government? There Berlusconi. With the appropriate Minister Gasparri. First version, is rejected by Ciampi as unconstitutional. December 2003. Then at Christmas in 2003, Berlusconi himself signed a decree called "save Rete 4. That is, decides that Rete4 can continue to broadcast. In the meantime enter into force on the Gasparri 2, Ciampi this signature. In April 2004, the Gasparri 2 states that, until such time as shall come into force on digital terrestrial, Rete4 may submit, because much of the terrestrial digital is just around the corner. Gasparri it provides in 2006. Digital terrestrial network to multiply the number of hundreds, everyone will have hundreds of TV stations to choose from, so that will never be the little three Mediaset networks? Rete4 so it can stay. Of course it's all a lie. The digital terrestrial not even exist today. We are in 2008. Not even exist in 2010. Not even exist in 2012. Perhaps, they say, will come in 2015, but most likely will come before the television and the Internet will surpass that will make it old. In any case it was a lie, it was a scam, which has served to postpone indefinitely this transitional phase that never ends, because it is a view of a digital terrestrial that never comes. Meanwhile, Di Stefano continues to be the pole with his television, which has invested a lot of money to create a center of production of 22,000 meters on the Tiburtina, eight recording studios, offices, technology, library with three thousand hours of video. All of this was really necessary to obtain the concession. And all this is a Ferrari in the garage rusting. Why? Why not give the frequencies. Do not stop him from the center. Do not stop him from five years of Berlusconi government. He turns, like a model citizen, with the courts. The TAR, which gives him partially wrong. Recourse to the Council of State. The Council of State, to spend some 'time, or perhaps because it did not clear what the problem is, send everything to the European Court of Justice asking whether Italian laws that allow this situation and that have been created over the years from right and left, are or are not compatible with European standards. The European Court of Justice is but little time to study the case, because it is a case unique in the world, and at the end of this year on January 31, 2008, issued its ruling: the Italian rules allow Rete4 to forward to instead of this endless Europa7 in the transitional stage are contrary to Community law, so they are illegal, then the Italian State must set aside. It is as if there were not. Why? Because the law is better than national regulations. So the government could sbaraccare the present legislation, to impose Rete4 disappearing from analogue terrestrial frequencies levarle anyway - that are not Rete 4, are ours, are public property, which is given in concession to a private owner if it complies with the rules now that you say that does not respect those rules, because the European ones are worth more than the Italian ones, away from the frequencies and the legitimate, non-proprietary, but he who can legitimately use based on the grant won in '99. Instead, the Prodi government is now semi-defunct, has just fallen, is in the process - say - to day administration of the pending elections. Do not bring himself to do what even before, when he was at the height of his duties Gentiloni had ever done, and the frequencies that give those who qualify, and then passed a decree to comply with various requirements that makes us' s Europe, except that the European Court of Justice. Meanwhile, the European Commission, that the government of Europe, the Barroso government through its Commissioner Kroes has opened an infringement procedure on the Gasparri about another "hole" of the Gasparri, namely the fact that the Gasparri guarantees' Access to this mythological DTT only to persons who are already on the analogy, namely, Mediaset and RAI. Instead of opening the market, as there had always been told, just the Gasparri Law, is to enter the digital terrestrial only those that are already present in analog terrestrial, which means not only that we have the RAI-Mediaset duopoly, but there we have it forever. For eternity, for none of those now excluded from analogue to digital terrestrial will enter Earth's atmosphere. And this has put us on notice in 2006 warning us that if within a couple of years we had not sbaraccare the Gasparri law, would leave a fine retrospective from 2006 until its even arrive at 3-400000 € per day, spread them on three years become even € 300 million that could occur within months if the Gasparri was not resolved. Now comes the Berlusconi government. Berlusconi returns for the third time. Immediately tries to make a coup, that is to respond to Europe saying "who had, had. Who gave gave. Scurdammoce 'or the past "and scurdammoce especially the rulings of the Constitutional Court, the judgments of the European Court, the formal notice of the European Commission infringement proceedings. The status quo remains so, until there is terrestrial digital. That is a future that will come in perhaps six or seven years. They want to establish and crystallize an illegal situation, to avoid giving a Europa7 also what the European Court has established is his right to have. Last episode on Saturday, the press release announcing the sentence. Sentence that should end this litigation is based on seven cases that did Europa7 the Italian State. He says, in summary, the statement that "an appeal which had Mediaset - RTI we are talking about, because it is the company called it - is rejected, and it will be for the administration, namely the government, namely the Secretary for personam, or aziendam, Paolo Romani, apply the ruling of the European Court of Justice and restate the frequencies according to the demands of Europe 7. What it means to all of this, we do not know. We do not know if the Council of State says the government "by the frequency and Europa7 Rete4 to take it off." Or: "You decide how you want." Or: "let us know what you want to do, then we will determine what compensation we will have to give Europa7, without that no one gives frequencies. Are ambiguous wording but hopefully end up tomorrow when it arrives at last the full text of the fateful decision. What can be inferred so far is that the State Council entrusted to the Berlusconi government to solve a problem that was created by the Berlusconi government to support Mr Berlusconi's company, besides the so-called opposition to Berlusconi, who has rowed on his side , as has always been on television. We'll see what the sentence says. Of course, that the fact that Berlusconi resolve the problem Rete4/Europa7 reminiscent of the Berlusconi and Bertolaso entrust the resolution of the problem of garbage, in agreement with Bassolino. That is in agreement with each other, and with Berlusconi and Bertolaso has worked to create it. It is as if, faced with a crime, is entrusted with the task of solving the case killer.
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